Milano / Malpensa
La Pasqua in Lombardia
- 04/04/2021 - 09:30
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La Pasqua in Lombardia si celebra con riti e tradizioni di carattere religioso o profano. Gran parte delle manifestazioni quest’anno non si svolgeranno a causa del sussistere dell’emergenza Covid-19, rimangono molto sentite le usanze tipiche diffuse nella diverse aree della regione.
I Pasquali di Bormio
I Pasquali di Bormio rappresentano un’antichissima tradizione a cavallo tra devozione religiosa e sapere artigianale. I Pasquali sono portantine allegoriche realizzate durante l’inverno dai giovani, artigiani e appassionati del posto, capaci di creare vere e proprie opere d’arte. Il giorno di Pasqua le portantine vengono portate a spalla in processione da figuranti in costume tipico detti “Pasqualisti”, ogni contrada si prepara a mostrare il Pasquale più bello. La sfilata è partecipata anche da donne, anziani e bambini del posto.
La leggenda di San Colombano
Una leggenda diffusa a Milano e Pavia racconta una possibile origine della tradizione di consumare a Pasqua un dolce a forma di colomba. L’abate irlandese San Colombano attorno al 612 venne ricevuto dai sovrani longobardi con un sontuoso banchetto a base di selvaggina ma Colombano non la mangiò visto il periodo di penitenza quaresimale. La regina Teodolinda si offese, Colombano disse allora che avrebbe consumato le carni solo dopo averle benedette. Alzò la mano in segno di croce, la selvaggina si trasformò in pane a forma di colomba, un pane bianco come le tuniche dei monaci. La colomba bianca nell’iconografia tradizionale è il simbolo del Santo, sempre raffigurata sulla sua spalla.
La colomba, dolce pasquale
Il dolce tipico della Pasqua non solo in Lombardia è la colomba pasquale. La leggenda riconduce la sua origine alla vicenda di San Colombano, o a un’altra narrazione che risale all’epoca dell’assedio di Pavia da parte del re longobardo Alboino (VI secolo d. C.), quando il sovrano pronto all’attacco ricevette in dono un pane a forma di colomba in segno di pace. La colomba oggi diffusa è un’invenzione industriale e commerciale, l’idea fu di Dino Villani, direttore pubblicità della ditta milanese Motta, che negli anni ‘30 del Novecento pensò di utilizzare le macchine con cui si produceva il panettone natalizio per creare un dolce pasquale con un impasto simile. La ricetta si diffuse presto in Italia e nel mondo, e ha oggi infinite varianti e molti appassionat
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