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sabato 30 novembre 2024 | ore 03:55

DAD: consigli per l'uso

Migliaia di studenti lombardi sono ricaduti nella DAD, ovvero didattica a distanza. Ecco alcuni consigli, pratici e tecnici, per gestire al meglio questi momenti da casa.
Castano Primo - Didattica online

Ecco, ci risiamo: venerdì 5 marzo, in virtù di un’ordinanza regionale, migliaia di studenti lombardi sono ricaduti nella DAD, ovvero didattica a distanza. Non solo studenti delle scuole superiori, stavolta, ma anche bambini della scuola primaria e ragazzini della scuola media, ad eccezione solo delle scuole dell’infanzia. Tutti a casa con fratelli e sorelle minori e maggiori, ma anche con i genitori: alcuni a casa in smart working forzato proprio per supportare i figli nei collegamenti scolastici, altri votati al telelavoro caldeggiato proprio dalla stessa ordinanza di Regione Lombardia. Una situazione di affollamento fisico e tecnologico all’interno delle case private, che porta a doversi dividere la connessione e, soprattutto, i dispositivi - tra pc fissi, portatili, tablet e lezioni seguite dallo smartphone in mancanza di meglio. Ecco alcuni consigli utili su come affrontare queste delicate settimane.

Ricreare lo spazio scolastico a casa. Il primo consiglio per far vivere bene la DAD ai figli è quella di far organizzare loro una postazione che ricrei quella scolastica. Che sia una scrivania o un tavolo, è bene lasciare loro uno spazio fisso che non cambi di giorno in giorno e che sia attrezzato di tutto l’occorrente, a portata di mano: diario per segnare i compiti, quaderni, libri di testo, materiale per le ore di disegno artistico o tecnico. Se lo spazio per lasciare tutto questo in pianta stabile in loco non c’è, si può sostituire il momento serale della preparazione dello zaino con quello della preparazione del tavolo di lavoro, con le materie del giorno successivo. In questo modo, i ragazzi avranno una minor impressione di “vacanza” e maggiore di “scuola”.

Occhio all’orario! Molto importante è che gli alunni abbiano sempre ben chiaro e a disposizione per la consultazione l’orario scolastico, sia esso quello canonico seguito in classe, o sia invece modificato dalle particolari condizioni. Proprio per renderli maggiormente consapevoli dell’orario da seguire, si può provare con i più grandicelli a far puntare loro una sveglia che sia compatibile con l’orario di inizio delle lezioni. Gli allievi in DAD, infatti, tendono a svegliarsi all’ultimo momento utile e a presentarsi davanti al pc in condizioni… poco presentabili. Lasciare ai ragazzi autonomia nell’organizzazione del tempo è un altro modo per responsabilizzarli e far capire loro che si tratta di scuola, anche se in modalità diverse da quelle in presenza. Insomma, che si tratta di una cosa seria!

Quando inizia la lezione, fuori tutti. Giustissimo aiutare i ragazzi meno esperti nella connessione, soprattutto i più piccoli. Anche con loro, però, spazio all’autonomia: dopo aver mostrato loro come connettersi, è bene lasciare la stanza e non interferire nel normale svolgimento della lezione online. Voi ci andreste a scuola tutta la mattina con i vostri figli, stando seduti di fianco a loro? La stessa cosa deve succedere anche quando loro seguono la lezione da casa. Gli alunni e i professori devono essere lasciati liberi di godere della loro privacy: quel che succede a scuola… rimane a scuola! No agli aiutini nelle verifiche e nelle interrogazioni (sì, succede eccome!). Pensate a questo: è meglio far prendere a vostro figlio un bel voto immeritato, che non gli insegnerà a prendersi le proprie responsabilità e non gli farà imparare nulla a livello scolastico, o lasciare che se la cavi da solo e faccia i conti con i propri successi e insuccessi? E quando vostro figlio affronterà gli esami di maturità pensate di nascondervi alle spalle della commissione giudicatrice per suggerirgli?

Viva l’intervallo! L’ultimo consiglio è quello di far vivere appieno ai vostri ragazzi i minuti di pausa che vengono concessi tra una lezione e l’altra: è molto importante che riposino gli occhi e non affatichino la vista al pc. Anche la normativa per la sicurezza sul lavoro prevede delle pause obbligatorie per chi opera con il pc, perché i nostri ragazzi non dovrebbero essere da meno? Quando vengono lasciate delle pause, quindi, via libera a merende e due chiacchiere “da macchinetta del caffè” con genitori o fratelli. Per questo stesso motivo, meglio evitare di far seguire le lezioni attraverso lo smartphone, dallo schermo troppo piccolo e spesso dalle funzionalità ridotte. Sì, invece, alle chiacchierate con i compagni di classe dopo la scuola e dopo il pranzo, per mantenere la socialità reale e sostituirla con un surrogato virtuale.

E se mancano i giga? I principali operatori telefonici hanno stipulato accordi con il Ministero dell’Istruzione per garantire la connessione illimitata a tutti gli studenti in DAD. Per chi ha TIM, è possibile attivare sul numero mobile la promozione e-Learning card, che garantisce giga illimitati per la navigazione su piattaforme di didattica a distanza come Weschool, Office 365 Education A1 e Google Suite for Education. Vodafone, invece, permette di attivare lo stesso servizio con l’offerta gratuita Pass Smart Meeting, che rimane attiva per tre mesi consecutivi. Entrambe le soluzioni funzionano anche se il numero ricaricabile viene utilizzato per attivare un hotspot wifi, una connessione per il pc portatile. L’offerta di WindTre, invece, si chiama EDU TIME ed è ugualmente gratuita.

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