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lunedì 25 novembre 2024 | ore 19:03

L'antica statua di San Martino

San Martino, in una rappresentazione più inusuale, recuperata dietro l'altare, in una nicchia: non nell'immagine classica a cavallo, ma come soldato.
Inveruno - L'antica statuta di San Martino

Nella portantina restaurata, davanti all'altare è presentato alla venerazione dei fedeli San Martino Vescovo, nei giorni dedicati alla sua ricorrenza. Se si prosegue verso la cappella laterale a sinistra, invece, si può notare un'altra statua di San Martino, in una rappresentazione più inusuale, recuperata dietro l'altare, in una nicchia: non nell'immagine classica a cavallo, ma come soldato.

Secondo la leggenda, un giorno d’autunno particolarmente uggioso e freddo, un soldato di nome Martino, cavalcava per una strada di campagna cercando di ripararsi dal freddo e dalla pioggia grazie a un pesante mantello che riusciva ad avvolgerlo del tutto. In strada c’era solo un mendicante che se ne stava seduto su un carro, al lato della strada tremando per il freddo e per la pioggia, cercando invano di ripararsi con gli abiti ormai del tutto bagnati.

Martino, accortosi di questa persona in difficoltà, cercò subito di aiutarlo. I soldati non erano ricchi, quindi non poteva aiutarlo con del denaro, allora estrasse la sua spada e tagliò il suo mantello in due parti offrendone una metà al mendicante per aiutarlo a coprirsi.

Il mendicante lo ringraziò di cuore e Martino proseguì il suo cammino. Proprio in quel preciso momento smise di piovere e spuntò il sole. La notte seguente - Martino - sognò Gesù vestito con la metà del mantello che come soldato aveva donato al mendicante infreddolito. Gesù gli disse: "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito".

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