Milano / Malpensa
Il picco? Verso il 23 novembre
- 10/11/2020 - 08:52
- Salute
'Zona Rossa' per la Lombardia e zone dal giallo all'arancio per molte regioni italiane, anche se tutto tende a scurirsi verso un grosso lockdown nazionale. Lo chiedono medici, infermieri e direttori sanitari: le ospedalizzazioni sono tantissime, molto più di marzo e aprile, e al momento, per fortuna, reggono ancora le terapie intensive.
Ma l'aumento costante delle positività non fa sperare che la situazione migliore a breve. Ecco che allora per tutti rimane la grande domanda: "quando raggiungeremo il picco"?
Ancora una volta ci viene in aiuto Davide Tosi, analista di 'Big Data' e professore all'Università degli Studi dell'Insubria e professore aggiunto in Bocconi a Milano: "Non sappiamo dove sarà il picco di questa ondata - commenta - Sapete bene, che non mi sono mai tirato indietro nel lanciarmi (nel vuoto) in predizioni a medio-lungo termine: molte volte siamo stati bravi (come quando l'8 marzo abbiamo disegnato molto precisamente quella che sarebbe stata la prima ondata o come quando ad agosto abbiamo anticipato quello che sarebbe successo a fine settembre), qualche volta un po' meno.
Ma adesso, non so dirvi quando avremo il picco di questa ondata. O meglio: ci sono alcuni modelli con ottima approssimazione (R^2>0,98) che ci danno dei segnali chiari, ma purtroppo ci sono diversi fattori che potrebbero facilmente portare i modelli a sbagliare:
1) le misure e le policy, adottate nell'ultimo DPCM, sono disomogenee a livello territoriale e variabili a livello temporale
2) le regole di tracciamento, ospedalizzazione e cura del paziente stanno cambiando, proporzionalmente alla saturazione della ns. capacità di tracciamento e della capacità del SSN
3) la qualità dei dati ufficiali disponibili si sta deteriorando
4) c'è molta tensione sociale
Proviamo comunque ad azzardare:
- Nuovi casi giornalieri normalizzati: picco al 23 novembre con 10.600 casi/gg (+8.250)
- Terapie Intensive: picco al 30 novembre con 4.800 TI occupate (77% delle TI totali disponibili)".
I numeri aiutano, perchè è bene ricordarlo: oggi vediamo la situazione di 14 giorni fa, appare dunque inevitabile che vi sarà un peggioramento, purtroppo marcato, nelle prossime settimane.
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