Milano / Malpensa
Parole da... social
- 15/07/2020 - 14:53
- Comunicaré
Swipe up, tag, hashtag... chi bazzica sui social network sembra parlare un'altra lingua. Un gergo, ahimè, fatto soprattutto di termini inglesi, la lingua in cui i social sono nati. Ma come si esprimerebbero questi stessi concetti in italiano? E come spiegarli a chi, i social - anzi, le reti sociali - le frequenta poco? Ecco un mini-glossario dei termini più enigmatici e curiosi. Per genitori e nonni che non comprendono la lingua di figli e nipoti, ma anche ad uso dei più giovani, per far capire a genitori e nonni che termini come whatsappare, followare e selfie non sono parolacce.
Taggare = menzionare, citare, etichettare. Dipende dal contesto in cui lo si usa. Il tag è quell’etichetta virtuale che si mette nelle foto pubblicate su un social network per indicare le persone, diverse dall’utente che pubblica, che compaiono in una foto. Il tag serve innanzitutto per evidenziare alle persone interessate che un utente ha reso pubbliche delle loro immagini; si tratta, quindi, di un’importante segnalazione di violazione di privacy personale. Qualunque foto non dovrebbe essere postata sui social senza il consenso di coloro che vi sono ritratti. In questo caso, quindi, ‘menzionare’ è l'accezione del termine più adeguata. Il tag, però, è anche l’etichetta che si appone a una foto o a un articolo pubblicato online per indicarne i contenuti e gli argomenti.
Hashtag = è una variante della tag e consiste nell’indicazione dell’argomento di un post pubblicato sui social, preceduto dal simbolo # cancelletto (hash in inglese). In questo modo, le lettere che costituiscono l’hashtag vengono riconosciute dal sistema informatico che regola il social come indicazione di tema. Cliccandoci sopra, il sistema farà partire una ricerca automatica di tutti i post o le foto contrassegnate dal medesimo hashtag, ordinandole poi per popolarità (mostrando prima i post che hanno ricevuto più visualizzazioni e interazioni) o per data (mostrando prima quelli più recenti). L’hashtag è nato su Twitter, il social network informativo, per indicare in pochissimi caratteri l’argomento di discussione, ma è poi approdato anche su Facebook, Instagram e perfino LinkedIn. Se una volta l’hashtag perfetto doveva essere breve, informativo e semplice, oggi questo strumento viene utilizzato in maniera più estesa per indicare lo slogan di una campagna o un motto (pensiamo ad esempio al recente #iorestoacasa).
Swipe-up = scorrere verso l’alto. Si tratta di una funzionalità di Instagram contenuta nelle stories, contenuti di formato verticale, contraddistinti dalla pubblicazione in tempo reale, a cui possono essere aggiunti dei link a pagine web o profili social. Questi link, nelle stories, non appaiono in formato testuale (www.url.dominio), ma vengono attivati se l’utente scorre con il dito dal basso dello schermo verso l’alto. Questo è lo swipe-up: con questo gesto del dito, il link si apre automaticamente.
Loggarsi/sloggarsi = effettuare l’accesso al proprio profilo personale/disconnettersi dal proprio profilo personale (altrimenti detto account). Il termine italianizzato deriva dal verbo inglese to log in, che spesso rimane tale anche nelle pagine web tradotte nella nostra lingua.
Skippare = saltare avanti. Un altro termine italianizzato che deriva principalmente dall’ambiente delle Instagram stories, che possono essere pubblicate una dopo l’altra. Le stories si visualizzano cliccando sulla foto profilo di un utente, dovrebbero rappresentare ciò che succede in tempo reale e si cancellano automaticamente dopo 24 ore, rendendosi non più visibili. Il numero di stories pubblicate da un utente e visibili in quel momento si evince dal numero di barrette che compaiono in alto nella schermata: ogni barretta corrisponde a una story, ciascuna della durata massima di 15 secondi. Le stories che non interessano si possono, appunto, skippare, ovvero saltare. Come? Basta cliccare con il dito nella parte destra della schermata, come per procedere con le pagine di un libro. Cliccando, invece, a sinistra si può tornare alla story precedente.
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