Milano / Malpensa
'CDF': Statale e sport
Ridurre le distanze, vincere la ‘noia da lockdown’ e portare avanti la tradizione. Sono nati con questi tre obiettivi i 'Campionati di Facoltà Home Edition', che in tempo di Covid si sono imposti a livello nazionale come la più grande manifestazione sportiva agonistica disputata garantendo l’assoluta contemporaneità. L'idea vincente è stata partorita dall'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con CUS Statale e CUS Milano, che in questo modo è riuscita a organizzare la sua manifestazione sportiva di punta nonostante la distanza tra i tanti atleti in gara. Cento per la precisione, tra dipendenti e studenti della Statale, che divisi in ben 6 discipline diverse hanno rappresentato la propria Facoltà, verso l'ambito titolo di Campione d'Ateneo. "Abbiamo fatto una cosa creativa che ha sfruttato il talento di una comunità di ragazzi e soprattutto siamo riusciti ad andare controcorrente rispetto al Covid che ci tiene in casa - ha dichiarato entusiasta il presidente del comitato sportivo dell’Università degli Studi di Milano Antonio La Torre -. Siamo rimasti nella nostra abitazione, ma siamo riusciti a fare cose utili, socializzanti divertenti e che danno un segno di voglia di vivere intelligente, nel pieno rispetto delle regole". Il successo di questi Campionati di Facoltà Home Edition va letto nei numeri (160 le richieste arrivate agli organizzatori del CUS Statale, a fronte di 100 posti disponibili), ma soprattutto nelle curiosità che si sono nascoste durante le prove. Nelle settimane in cui l'unità nazionale è stata più volte invocata per fronteggiare la paura del contagio, l'idea dei Campionati di Facoltà Home Edition è risultata così essere la perfetta sintesi di come lo sport sia in grado di abbracciare il nostro Paese, da Nord a Sud. A partecipare alle gare, infatti, sono stati studenti fuori sede provenienti da 11 differenti Regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Val d'Aosta, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia. E se questo dato non dovesse bastare, c'è da registrare la partecipazione di uno studente portoghese di Veterinaria, che prima dell'inizio della pandemia si trovava in Erasmus a Milano. Grazie a luo, i CDF Home Edition possono vantare il merito di aver anche superato i confini nazionali. A Codogno era cominciata l'emergenza sanitaria lo scorso 20 febbraio, ed è stata la stessa Codogno a guidare la ripartenza, anche sportiva. Dalla cittadina del lodigiano, primo focoloaio italiano della pandemia, si è collegato in diretta uno studente iscritto alla prova di calcio maschile, mentre l'intera sfida degli e-Sports è stata organizzata e trasmessa in live da un residente di Codogno, nonché studente della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell'Università degli Studi di Milano. "Cus Statale non si è fermata - aggiunge il presidente del CUS Milano Alessandro Castelli -. Creatività, fantasia, intelligenza ed ecco i CDF Home Edition. Idea originale dei nostri ragazzi e modello di riferimento da tener presente anche quando il Covid-19 sarà un ricordo. La
competizione è stata molto partecipata. La stagione sportiva universitaria 2019/20 sta per terminare e la progettualità per il 2020/21 è avviata. La nostra impiantistica sportiva che è patrimonio dell'università è pronta con i nuovi protocolli sanitari". Se l’obiettivo era quello di abbattere le distanze, le gare in diretta e direttamente da casa ha garantito la possibilità di partecipare in egual misura ad atleti diversamente abili e normodotati contemporaneamente. Non solo la distanza è stata vinta, dunque, ma anche le barriere sociali. E a vincere è stato un ragazzo con disabilità che ha portato Scienze e Tecnologie sul gradino più alto del podio del volley maschile. Al termine di tutte le prove, la Facoltà di Studi Umanistici è stata eletta Campione d’Ateneo. Succede nell’albo d’oro a Medicina e per la prima volta il ‘lupo’ di Studi Umanistici può indossare l’alloro sportivo dell’Università degli Studi di Milano, proiettando i Campionati Di Facoltà verso l’edizione 2021 quando, ci si augura, sarà possibile tornare a gareggiare nei campi. Ma, in caso contrario, l’alternativa vincente è già pronta.
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