Milano / Malpensa
Speciale 'Mondo Scout'
- 06/03/2010 - 13:32
- Castano Primo
Il nostro modo di intendere lo scoutismo, lo chiamiamo: “interdipendenza tra pensiero e azione”: non solo pensatori, non solo esecutori, ma autori di progetti e di realizzazioni che si modificano a vicenda. Per imparare tutto questo, non c’è modo migliore che cominciare a viverlo, fin da Lupetti. È infatti nella concretezza della vita che si cresce, non nelle esortazioni o nei buoni proponimenti. Amiamo dire che la “strada”, cioè il cammino educativo di ciascuno, “entra dai piedi”. L’educazione scout è un fare ragionato che si basa sulla fiducia che il Capo dà a ognuno dei suoi ragazzi a prescindere da ogni merito. Noi crediamo in questo e crediamo che trattare un bambino o un ragazzo “come se” fosse responsabile, onesto, degno di fiducia ponga in lui una solida base ed un’efficace spinta perché lo diventi veramente. Il bambino che si accosta allo scoutismo trova ad accoglierlo un Capo, cioè un adulto che ha già fatto sue le scelte dell’Agesci, ed una Comunità. E fino al termine del cammino scout il ragazzo crescerà avendo questi due riferimenti: il Capo e la Comunità dei pari. Il Capo è il “fratello maggiore” che testimonia che ciò che viene chiesto non è utopia: guida, incoraggia, infonde fiducia e ottimismo. Aiuta, in modo diverso a seconda dell’età dell’educando, a delineare il progetto personale di crescita ed offre le occasioni per la maturazione di ciascuno. Ognuno rende conto di sé non solo al Capo ma alla Comunità, che verifica gli obiettivi e aiuta a porre i successivi. Nasce e si realizza così la “Progressione Personale”, cioè quel cammino personalizzato che pone gli obiettivi educativi e li traduce in pratica. La definizione di questi obiettivi e dei modi concreti per conseguirli passa man mano dall’iniziativa del Capo a quella del ragazzo stesso, che crescendo diviene sempre più capace di essere responsabile del proprio cammino. Il termine dell’itinerario educativo che si compie nello scautismo ha un nome particolare: “Partenza”, proprio per indicare che il percorso continua; l’abitudine a porsi obiettivi acquisita ieri diventa stile di vita. A Castano Primo, domenica 7 marzo, dalle 9 alle 17 in piazza Mazzini, potrete venire a conoscere la nostra realtà.
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