“Il lavoro nobilita l’uomo” e “Il prodotto è l’espressione dell’uomo nella materia”: basterebbe ciò per definire l’artigianato. Sì, perché artigianato è mettere se stessi, mente e cuore, nel proprio lavoro e nella propria opera. E il cuore forse è ancora più necessario della mente, perché, lontano da ogni logica di serialità o sfruttamento, il vero premio dell’artigiano è l’emozione dell’acquirente che compra, ovvero il veder riconosciuta la sua abilità e la sua passione.
Emozioni dunque, e condivisione, tra individui e culture diverse: questi gli ingredienti dell'Artigiano in Fiera, che, da ormai oltre vent'anni a questa parte, si tiene agli inizi di dicembre presso i padiglioni delle fiere milanesi. L’evento ha visto coinvolti moltissimi espositori provenienti da ogni parte del mondo, disposti nei nove padiglioni di Rho FieraMilano, a seconda del continente di origine; e di nove, ben cinque padiglioni erano dedicati alle nostre Regioni. Come immersi in un unico brulicante mercato di paese, scorrendo le vie tra i banchi era possibile percorrere un vero e proprio giro d’Italia, soprattutto attraverso le differenti culture artigianali eno-gastronomiche; prodotti diversi, certo, creati a partire da territori diversi, ma due grandi denominatori comuni: alta qualità e una calorosissima accoglienza. Non da meno gli espositori degli altri paesi, orientati però in maniera meno marcata verso l’artigianato alimentare: colpiva soprattutto la grande disponibilità degli artigiani a spiegare le ragioni del loro manufatto, e come questo si innestasse nella loro cultura. E di nuovo, negli occhi di quei produttori, si scorgeva quel medesimo amore che solo chi esprime tutto se stesso nella propria attività può trasmettere, come in una forma d’arte: è infatti, cos’è l’artigianato se non una meravigliosa arte?

Fiera Artigianato 2018

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