Milano / Malpensa
15 anni di 'Inverart' a Milano
Cosa unisce artisti di estrazione differente come il writer Bros, il papà della ‘Nutella’ Lelo Cremonesi, l’illustratrice Manuela Furlan (oggi autrice delle copertine Feltrinelli dello scrittore Jonathan Coe), l’inventore della ‘Gomma del Ponte’ Daniele Oppi, il musicista Giuliano Zosi, il poeta di strada Ivan Tresoldi, il pittore visionario Paolo Baratella? Non è solo l’arte, l’impegno sociale, la carica espressiva, che ne caratterizzano o ne hanno caratterizzato l’iter professionale. C’è un altro elemento chiave che li contraddistingue: tutti hanno partecipato (chi nelle veste di giovane promessa, chi nella veste di simbolico ‘padrino’) alla manifestazione ‘InverArt’. Un ‘Padiglione d’Arte Giovane’ ideato dalla Cooperativa Raccolto nel 2004 e subito divenuto una colonna portante della programmazione del Comune di Inveruno, che ha creduto in un progetto che unisce arte, cultura, aggregazione sociale, crescita professionale, tanto da affermarsi nell’Alto Milanese come una delle iniziative territoriali più avanzate e interessanti del panorama creativo contemporaneo. I 15 anni del Padiglione, adesso, saranno raccontati attraverso una suggestiva esposizione en plein air nei chiostri della Società Umanitaria, in via San Barnaba a Milano, dal titolo ‘Alle fonti dell’Arte’, dove il curatore di Inverart Francesco Oppi ha raccolto 50 opere, suddivise tra i ‘padrini’ delle 15 edizioni e una selezione dei giovani artisti che negli anni hanno partecipato. L’esposizione, eterogenea per stili e vocazioni, vuole essere anche un pretesto per parlare di un’iniziativa gratuita per i giovani creativi che ha dato l’opportunità in questi quindici anni a ben 600 ragazzi di mettersi alla prova: perché ‘Inverart’ è anche un formidabile laboratorio di formazione sui temi dell’arte contemporanea, della sua fruizione e delle sue potenzialità su vari fronti. All’inaugurazione, in programma per sabato 16 giugno alle 17.30, parteciperà anche il critico d’arte più estroverso d’Italia, Philippe Daverio, mentre la mostra rimarrà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 19, fino a sabato 7 luglio. (di Francesca Favotto)
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