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lunedì 25 novembre 2024 | ore 02:24

"Stop allo spreco dei nostri soldi"

Prestito ponte di 600 milioni di euro ad Alitalia. Una manifestazione, l'altro giorno, al Terminal 1 di Malpensa. Promotore Marco Reguzzoni. Presenti sindaci e cittadini.
Malpensa - La manifestazione al Terminal 1

'Stop spreco dei nostri soldi’. ‘Alitalia = sprechi. Malpensa = lavoro’ ‘Basta soldi per Alitalia, lasciateli al territorio’. ‘No favori ad Alitalia. Si libera concorrenza’. Ma ce n’erano molti e molti altri (una serie di messaggi chiari e precisi scritti là su diversi cartelli che tenevano in mano). Il tam tam è partito sui social (facebook) e attraverso il più classico ‘passa parola’ o tramite mail e, alla fine, l’altro giorno sono state un centinaio circa le persone che si sono ritrovate davanti alla porta 19 del Terminal 1 di Malpensa. Sindaci (in tre: Stefano Bellaria di Somma Lombardo, Romano Miotti di Vizzola Ticino e Angelo Bellora di Cardano al Campo), lavoratori, rappresentanti dei sindacati e semplici cittadini, tutti insieme per fare sentire la propria voce e in segno di protesta contro il prestito ponte da 600 milioni di euro appunto per l’Alitalia a fronte dei 92 milioni che lo Stato da dieci anni non vuole riconoscere ai Comuni aeroportuali. E poi c’era soprattutto lui, l’ex capogruppo alla Camera dei Deputati della Lega Nord, Marco Reguzzoni, promotore dell’iniziativa. “Sono contento, perché questo appuntamento ha dimostrato che esiste chi combatte per i propri diritti. C’è rabbia nei confronti di chi ci vuole prendere in giro, ma noi non ci facciamo di certo prendere in giro. Voglio ringraziare le persone intervenute: era un momento importante”. Al centro dell’attenzione della manifestazione la raccolta firme per chiedere allo Stato di riconoscere ai Comuni del sedime aeroportuale gli arretrati della tassa d’imbarco. “Al di là delle appartenenze politiche, siamo qui per un obiettivo comune che è quello della salvaguardia innanzitutto della dignità del lavoro, ma anche della dignità dei nostri territori - ha detto Bellora - Chi mi chiede: se domani ti dovessero arrivare questi soldi che cosa ne faresti? Li userei per migliorare il nostro territorio, soprattutto però io ci tengo ad avere i famosi 40 centesimi, perché in questi anni quelli che ci sono andati di mezzo di più sono stati i lavoratori che, poi, visto che vivono nei nostri Comuni, giustamente hanno chiesto anche aiuto a noi e noi, come Comuni, parallelamente, abbiamo subito anche il taglio dei trasferimenti”. “Sappiamo benissimo che forse ci siamo imbarcati in una battaglia troppo grande per le nostre dimensioni - ha continuato Miotti - Stiamo andando contro lo Stato, contro il Ministero, ma ci stiamo andando perché abbiamo intentato una causa per vedere riconosciuto un diritto che è stabilito e sancito da una legge statale. La tassa d’imbarco, diritto comunale, non ce lo siamo inventati noi per sistemare i bilanci dei Comuni; è lo Stato che ci ha messo nelle condizioni di poterlo chiedere ed è quello che stiamo appunto chiedendo”. “Ringrazio, innanzitutto, Marco Reguzzoni per avere organizzato questo importante appuntamento - ha concluso Bellaria - Come sapete abbiamo storie politiche differenti, però quando si tratta di difendere il territorio tutto questo non importa, anzi è un valore aggiunto. Spesso si pensa che i Comuni di quest’area siano contro Malpensa, sbagliatissimo! Malpensa è una ricchezza, è fondamentale che il suo sviluppo sia compatibile e sostenibile rispetto alla presenza delle realtà comunali (non solo per la tutela dei cittadini, che per noi ovviamente è di primaria importanza, ma anche per garantire la sopravvivenza equilibrata dell’aeroporto che vive se riesce a fare sinergia con il territorio). Sul tema speicifico, due cose: il prestito ponte ad Alitalia ormai è stato erogato, l’importante è che sia davvero l’ultimo atto, le ultime risorse che vengono date a questa compagnia. Quindi, la cosiddetta addizionale comunale sui diritti d’imbarco, voi sapete bene che su 6,50 euro che ogni cittadino versa ogni volta che vola, solo 40 centesimi vanno per le compensazioni legate ai Comuni del territorio. O meglio dovrebbero andare, perché di fatto sono poco più di 10 centesimi quelli che veramente arrivano. Capite che si tratta delle briciole e neanche le briciole ci vengono erogate. Risorse fondamentali per i bilanci degli enti locali per politiche di mitigazione e di investimento in tutta la nostra zona”.

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