Milano / Malpensa
'I babysitter'... un cast tutto da ridere
- 13/10/2016 - 08:11
- Cinema
Il cast de 'I babysitter' ha contagiato un’intera sala, l’altro giorno, al cinema Apollo di Milano, per la proiezione in anteprima riservata ai media. Ottanta minuti di battute, colpi di scena alternati da momenti di riflessione interpretati da un gruppo di attori unici nel loro genere ironico. A partire da Paolo Ruffini, con la sua simpatia dal sapore fiorentino che ha vestito i panni di Aldo Morelli, campione di tiro al piattello (ma non abbastanza), tanto da porsi con un atteggiamento spavaldo verso chiunque gli capiti “sotto tiro”. Col suo fare, però, riuscirà a infondere sicurezza all’amico e protagonista Andrea (Francesco Mandelli), trentenne introverso che sogna di diventare un importante procuratore sportivo. Nel frattempo costui lavora come impiegato di ultimo livello nello studio del celebre agente dei campioni (quelli veri), Gianni Porini, personaggio vestito da Diego Abatantuono. La storia apre i sipari con travagliate (e sfigate) vicissitudini che accompagnano Andrea e, al picco di una giornata nera, il suo capo Porini lo obbliga a sorvegliare il figlio Remo (Davide Pinter) nella sua lussuosa villa durante l’assenza dei genitori a causa di un premio al Gran Galà dello Sport. Accanto al manager ricco e potente c’è la moglie, Marta (Francesca Cavallin), succube nobildonna gnara del fatto che il figlioletto sia triste e rassegnato per l’assenza del padre - padrone che puntualmente manca sugli spalti quando lui gioca a calcio. Durante l’assenza dei Porini la loro reggia diviene teatro di una festa di compleanno a sorpresa e a dir poco indimenticabile per Andrea, il finto babysitter. Un party sfrenato, segnato dalla morte del pitone tanto amato dal manager, balletti sexy di una ragazza trasvestita da poliziotta e musica incessante che terrà compagnia per tutta la notte. Il rumore assordante arriverà anche alle sei del mattino, quando i coniugi Porini ricevono la chiamata dalla (vera) polizia, che segnala loro l’accaduto e la scomparsa del figlioletto. La villa è ormai devastata e dei giovani non c’è più traccia... che fine avranno fatto? Tra le macerie di coriandoli e vestiti apparirà una telecamera pronta a dare il benvenuto alla seconda parte del film che vedrà alla cinepresa il giovane Mario (Andrea Pisani) grande amico del 'babysitter per una notte' e complice degli scherzi più travolgenti di Aldo. Una commedia dalle mille sfumature che racconta quanto sia difficile essere genitori, di quanto sia importante l’amicizia e la capacità di dare affetto ai più piccoli che molte volte capiscono più dei grandi. “Casa Colorado”, come l’ha chiamata Francesco Mandelli in conferenza, “ha saputo rappresentare una famiglia al completo, con tanto di figlio (Remo). E’ stato uno dei migliori, seppur la giovane età (10 anni) ed ha amalgamato tutti i personaggi facendoci divertire un sacco! Nella storia ho capito quanto sia costruttivo instaurare un rapporto di fiducia con un bambino, scoprendone quei lati incompresi che molte volte un genitore non vede. Insomma, divertendoci insieme abbiamo anche imparato una morale e quindi un grazie va anche a lui, Davide Pinter, che in sua assenza (così come per Abatantuono e Ruffini), ha fatto sapere di essersi divertito moltissimo con i suoi idoli”. Conoscere Paolo, Francesco, Andrea, Luca per il piccolo Davide è stato fantastico,... erano i suoi compagni di risate già prima, attaverso i programmi televisivi, e ora ha avuto la possibilità di viverli per tanti giorni grazie a Giovanni Bognetti, il regista, ed alla Colorado Film. A fare eco alle sue parole Francesca Cavallin, che nel ruolo di una moglie e madre disperata si è divertita molto. “La Colorado è una grande famiglia, tutti loro sono veri professionisti della risata e la cosa che mi ha colpita di più è stata la leggerezza con cui si è riusciti a realizzare una bella commedia, trasmettendo il messaggio di migliorarsi sempre, sia da bambini che da adulti”. Parole sincere dette dall’unica donna e attrice presente alla mattinata di mercoledì 12 ottobre nella caratteristica Terrazza Martini in Duomo, dove ad accompagnarla però c’era un Francesco Facchinetti per la sua prima volta al cinema. “Inizialmente non mi era parso molto chiaro il motivo per cui mi avessero chiamato per recitare, io che faccio praticamente l’opposto, però ho accettato la sfida e mi sono divertito un sacco!”, spiega “Dopo che il maestro della comicità, Diego Abatantuono, mi ha detto che la mia comicità faceva c****e avevo appena venti minuti prima di girare la scena, mi sono detto “ok, cercheremo di fare il possibile!”. L’ex capitano che portava in alto la mano per ballare, questa volta l’ha saputa mettere su un blocco dove annotava maniacalmente e in 'stile CSI', come dice lui stesso, le spericolate vicende della turbolenta nottata brava in casa Porini. “Io interpreto la parte del vice ispettore psicopatico” – ride “che anzichè rassicurare i genitori sulla sorte del figlio trasmette angosce”, degenerando in dettagli sempre più tragicomici. Un’opera, la prima per Bognetti, che aveva già sceneggiato per la Colorado Film e ha ricevuto consensi da parte di tutta la troupe che ha collaborato per il remake di 'Babysitting' (film francese da cui ne ha tratto la trama), facendola riconoscere anche dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. "La scelta del cast si è rivelata vincente: gli attori sul set creavano continuamente battute e situazioni e anche questo fa parte di un talento. Prima delle riprese avevo incontrato tutti gli attori e prima ancora di mettermi all'opera mi era sembrato che tutto funzionasse molto bene", spiega il regista. "Un grande lavoro di gruppo, dalla comicità univoca, io che amo molto i film di Woody Allen nei quali si ritrova una grande comicità sofisticata dalla quale attingo", conclude soddisfatto Bognetti.
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