Continua anche quest’anno la battaglia contro le alghe del Naviglio Grande, combattuta con vigore ad opera del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi. Si è, infatti, appena conclusa una seconda, intensa e mirata attività di sfalcio resa decisamente più efficiente dal natante di cui il Consorzio si sta avvalendo ormai da qualche tempo, denominato, per ovvie ragioni, “battello mangia alghe”. Quest’anno la seconda fase di sfalcio è stata conclusa con successo e che dire gli effetti sono evidenti. Un letto del fiume finalmente sgombro dalle tanto odiate alghe; una presenza quantomeno ostacolante, invasiva e inestetica. Tre aggettivi che descrivono perfettamente la situazione antecedente all’utilizzo dell’imbarcazione la quale, fortunatamente, è opportuno ribadire, essere migliorata in modo esponenziale come affermano anche gli abitanti limitrofi ed alcuni turisti che sovente trascorrono una giornata in questo paesaggio ancora incontaminato. Dunque, una questione di estetica, invero, negli ultimi anni, come dimostrano anche le statistiche del Consorzio dei Navigli, i turisti durante i weekend sono visibilmente incrementati, centinaia di visitatori che si immergono in un ambiente molto particolare; ville di pregio, tra cui villa Clerici, agriturismi e molteplici località dal forte carattere antico, una tra tutte, il villaggio di Rubone. I lavori di sfalcio sono stati quindi doverosi, insomma, una marcia in più per questo splendido territorio e un altro buon motivo per attirare ulteriori turisti. Ovviamente, è opportuno aggiungere, che tali attività sono state e verranno condotte non soltanto nei pressi di luoghi di notevole interesse, ma lungo tutta l’asse del Naviglio, da Turbigo a valle, e si protrarranno sino a che il problema verrà risolto. Certo, l’estetica ha una sua inattaccabile rilevanza, ma alla base di questi lavori vi è anche un problema per così dire tecnico, l’irrigazione dei fondi. Infatti, la funzione primaria del canale è proprio quella di fornire l’acqua necessaria per un’idonea irrigazione dei fondi circostanti e le alghe, ricoprendo letteralmente il fondo, impediscono il corretto decorso delle acque, impedendo così lo svolgersi della funzione primaria che il Naviglio riveste. Infine, è molto importante compiere un’ultima riflessione, di carattere per così dire biologico questa volta, infatti, questo intervento di risoluzione del problema alghe operato dal Consorzio Villoresi, così puntuale, ha permesso di arginare il triste problema dell’eutrofizzazione, che fortunatamente non ha ancora manifestato i suoi effetti in modo allarmante. A partire da questo fatto, si potrebbe partire poi con un’ulteriore triste ragionamento circa l’inquinamento; scarichi fognari, immissioni di industrie... ma questa è un’altra mesta e deplorevole storia, di cui chissà se l’uomo sarà in grado di scriverne un finale allegro ed encomiabile, per sè e per l’ambiente.

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