Milano / Malpensa
Lombardia, terra di 'single'
- 28/01/2014 - 16:01
- Inchieste
Vita da single che passione, anche se costa di più. In dieci anni in Lombardia – spiega un’analisi della Coldiretti regionale su dati Istat - le famiglie costituite da una sola persona sono aumentate del 37%, passando da 969.504 a 1.330.332. Un vero e proprio esercito che rappresenta ormai quasi un terzo del totale delle famiglie. A livello economico – spiega la Coldiretti Lombardia – il costo della vita mensile incide di più sul bilancio di un single rispetto alla media pro capite dei componenti di una famiglia di tre persone: 1.961 euro contro 1.064 euro. In particolare: 335 euro per cibi e bevande contro 185 euro della famiglia. E anche per l’abitazione il single paga il 40% in più: 698 euro al mese contro 281 di media pro capite familiare. Nonostante questo i “single” sono cresciuti: nella provincia di Monza Brianza – spiega la Coldiretti Lombardia – sono passati da 66.098 a 98.987 (+50%) facendo registrare l’incremento maggiore. Aumenti superiori alla media regionale del 37% anche nelle province di Bergamo (+44%), Lodi (+42%), Varese (+41%), Brescia (+40%), Como (+39%) e Mantova (+38%). Nel Milanese i “single” rappresentano il 36% delle famiglie, ma se si considera il solo capoluogo il loro peso sale al 45% del totale con 276.772 unità. Così nella città di Pavia è in questa tipologia il 43% delle famiglie, a Bergamo il 42%, a Brescia e a Mantova il 40%, a Sondrio il 38%, a Como e a Cremona il 37%, a Lodi e Varese il 35%, a Lecco il 34% e a Monza il 33%. Lecco è anche la città con la percentuale più alta di famiglie formate da cinque o più componenti (5%). In Lombardia – afferma l’analisi della Coldiretti regionale – il numero totale delle famiglie, pari a 4.157.078, è aumentato del 14% dal 2001 al 2011. In questo decennio la provincia in cui si è registrata la maggior crescita percentuale è Lodi con +19%, seguita da Bergamo e dalla Brianza con +18%. In calo, invece, il numero dei componenti, che è passato da 2,45 del 2001 a 2,32. Intanto per effetto della crisi economica più di due italiani su tre hanno ridotto la spesa o rimandato l'acquisto di capi d'abbigliamento e oltre la metà ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici. E per quest’anno - conclude la Coldiretti - il 14% delle famiglie italiane pensa che la propria situazione economica migliorerà, mentre per il 35% è destinata a peggiorare anche se il 51% ritiene che non cambi.
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