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lunedì 25 novembre 2024 | ore 05:35

Roberta Schira, 'psicologa del gusto'

Scrittrice e firma del 'Corriere della Sera', in un'intervista si racconta e racconta dei suoi libri. Stasera, poi, sarà alla libreria 'Ubik' di Busto Arsizio per il 'Caffè Letterario'.
Storie - Roberta Schira

“Sono una scrittrice in primis, con ben 14 pubblicazioni all'attivo, una giornalista, ma anche una psicanalista, visti i miei studi universitari. Sono tutto questo”. Così è cominciata la nostra intervista con Roberta Schira, una delle firme del Corriere della Sera, chiedendole una definizione di se stessa. In realtà, è molto di più: tanti la definiscono 'psicologa del gusto' per i suoi scritti, dapprima ricettari di cucina, e poi veri e propri manuali di antropologia alimentare, un mezzo per capire le persone attraverso il cibo, come il suo ultimo libro, 'Il nuovo bon ton a tavola', edito da Salani e già arrivato alla terza ristampa. “Ho cominciato la mia carriera proprio con le mani in pasta grazie alle lezioni di Claudio Sadler, uno degli chef più conosciuti e apprezzati in Italia e all'estero: per merito suo ho esercitato il palato a riconoscere i sapori e i diversi ingredienti. Ho unito le mie più grandi passioni, la cucina e la scrittura e ne ho fatto un lavoro. Oggi sono scrittrice e gourmet”. I suoi libri hanno argomenti molto variegati, ma con un unico fil rouge: il cibo come veicolo di cultura e di conoscenza dell'altro. “Credo che la tavola sia il luogo privilegiato per fare conoscenza profonda di chi ci sta di fronte; il corpo non mente mai e osservare le scelte dal menu, come lo mangia e in quanto tempo può svelarci moltissimo di una persona”. Questi sono anche gli argomenti dell'ultimo suo libro 'Il nuovo bon ton a tavola', una sorta di galateo da tenere a tavola che come sottotitolo recita: “Vedo come mangi e saprò chi sei”. A cosa si deve stare attenti, quindi, per capire un po' di più chi ci sta di fronte? “La mia formazione accademica unita al mio spirito di osservatrice mi hanno permesso di essere la prima ad accostare il linguaggio del corpo al galateo a tavola. Il mio libro non è un manuale scientifico, ma parte sempre da episodi di vita vissuta. Tante sono le cose da osservare: a partire da cosa ordina, come porta la forchetta alla bocca, come mastica, quanto tempo impiega per finire la pietanza, se parla con la bocca piena. Se vogliamo capire davvero di che pasta è fatto il nostro interlocutore, invitiamolo a cena: lo stesso Gianni Agnelli faceva i colloqui di lavoro seduto al ristorante”. Allora, se abbiamo una cena galante per esempio, a cosa dobbiamo fare attenzione per capire se è l'uomo giusto per noi? “Un galantuomo lo è dall'inizio alla fine dell'appuntamento, quindi dall'apertura della portiera dell'auto. Una volta al ristorante, se vi verserà l'acqua o il vino, se si alzerà ogni volta che lo farete voi, se vi lascerà scegliere per prime, se non parlerà con la bocca piena: ecco, in ognuno di questi casi, vi troverete davanti con ogni probabilità a un uomo che avrà attenzioni per voi anche nella vita, che metterà le vostre esigenze prima delle sue. Scappate, invece, da chi non rispetta nemmeno una regola di galateo a tavola!”. Sarà possibile conoscere di persona Roberta Schira quest'oggi (4 aprile), quando sarà presente alle librerie Ubik di Busto Arsizio, in occasione del Caffè Letterario, un progetto a cura della psicologa Rosa Versaci, per la serata dal titolo 'La seduzione a tavola', dove si parlerà di questi argomenti e dove verrà presentato il suo ultimo libro. L'appuntamento è alle 21, non mancate.

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