Milano / Malpensa
Buoni alimentari invece di contributi
- 03/12/2012 - 10:55
- Parabiago
Aiutare le famiglie in difficoltà con “buoni alimentari” invece che con contributi economici non finalizzati: questa l’idea dell’assessore alla Solidarietà Sociale Adriana Nebuloni ed esplicitata nel nuovo regolamento di accesso ai contributi del comune di Parabiago che prevede il superamento del mero assistenzialismo a favore di una progettualità su ogni gruppo familiare. In fase sperimentale, fino alla fine dell’anno, verranno distribuiti dai servizi sociali 10 mila euro (di cui 4 mila finanziati da un contributo della Fondazione Ticino Olona) a 50 gruppi familiari, in buoni spendibili per acquistare beni alimentari freschi di prima necessità (per esempio latticini e prodotti per bambini). “Vista la crisi economica – spiega Adriana Nebuloni - coi servizi sociali da qualche tempo si sta lavorando su fronti diversi dall’assistenzialismo anche per l’aumento dell’utenza (attualmente vengono seguite circa 400 persone). L’idea è di trasformare il denaro in qualcosa di concreto che può essere monitorato”. Utilizzando i buoni, che avranno una pezzatura di 25 euro, i beneficiari degli aiuti potranno fare la spesa presso il Punto Sma di via Matteotti, unico punto vendita ad aderire alla convenzione col comune per questo servizio, supermercato “di quartiere” da sempre attento alle iniziative di solidarietà (partecipa annualmente alla raccolta per il Banco alimentare e, ogni giovedì, propone uno sconto sulla spesa del 10% ai pensionati). Con i buoni non potranno essere acquistati beni voluttuari o alcoolici, come invece potrebbe accadere ed è accaduto in passato, con la distribuzione di aiuti economici che difficilmente possono essere controllati e di cui alcuni utenti “storici” dei servizi sociali hanno beneficiato per anni, senza però riuscire a ottenere un concreto e duraturo miglioramento delle proprie condizioni di vita.
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