Milano / Malpensa
Un Natale per sperare
- 23/12/2011 - 09:14
- Editoriali
Le vendite calano e lo spread sale, le illuminarie si riducono e diminuiscono gli acquisti. Da luglio ad oggi non si può certamente dire che le belle notizie abbiano abbondato e noi stessi, che per tradizione e scelta cerchiamo di testimoniare il meglio del nostro territorio, ci siamo dovuti confrontare con un'ansia e una preoccupazione crescente. Ma l'ingegno di tanti di voi, l'entusiasmo (sempre meno ma che resiste) delle giovani generazioni, la crescita costante dei servizi e dei collegamenti internet, la voglia dei ragazzi di aprirsi al mondo ci permettono di guardare con un po' di speranza a questa chiusura d'anno e all'inizio del 2012. Come potete ben leggere in questi giorni sul nostro portale le notizie di festa e di iniziative benefiche non mancano, segno che l'aiutarsi l'un l'altro, tipico dell'associazionismo meneghino, è ancora una forza propulsiva per superare i momenti bui. Pochi giorni fa Beppe Servegnini su 'Corriere' invitava a un nuovo 'patto' sociale per uscire dalla crisi: denunciare gli evasori, pretendere lo scontrino, chiedere il conto a politici corrotti e ripudiare il clientelismo per la meritocrazia. Ha ragione, e dobbiamo partire dal basso, anche dai nostri paesi. Il 21 dicembre 2012, giorno di cui sentiremo parlare in lungo e in largo per la profezia 'Maya', potrebbe davvero divenire un momento cruciale. Possiamo renderlo noi il giorno del cambiamento per un mondo migliore: più econosostenibile, con un'economia più etica, con più attenzione ai valori. Abbiamo quasi un anno per lavorarci, noi ci stiamo, e voi?
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