Milano / Malpensa
A 3 mila metri con il Moto Club Magenta
Inarrestabile il Moto Club Magenta con le sue attività di turismo che a volte si spostano verso il fuoristrada come l’ultima esperienza che ha portato 11 soci del sodalizio magentino alla scoperta delle Alpi Cozie.
Una due giorni con partenza dalla storica sede del Moto Club, chi in moto chi a bordo di furgoni dove hanno trovato posto le moto più piccole e agili sui monti, ma indubbiamente meno sulle lunghe autostrade.
A bordo un manipolo di fuoristradisti dall’età che spaziava dai 15 anni del più giovane alle oltre sette decine per i più “Esperti”, con un altrettanto vario livello di capacità.
L’avventura del primo giorno parte però davvero a Meana di Susa dove il variegato gruppo sale lungo un serpente di tornanti verso il Colle delle Finestre per poi attaccare l’Assietta, la storica strada militare delle Alpi Occidentali, più alto d’Europa, toccando quota 2.550 presso la Testa dell’Assietta.
Un ristoro a Oulz e poi di nuovo a proseguire in direzione Sestriere.
Susa e l’Albergo Napoleon accoglie i partecipanti coccolandoli in un ambiente dedicato e pensato ai Motociclisti con la possibilità di ritirare le moto in un accogliente garage.
Cena nella cittadina piemontese e due passi in centro per sgranchire le gambe e la notte porta riposo alle fatiche del giorno. Al mattino dopo il trasferimento verso Bardonecchia dove a Beaulard inizia la traccia che porta lungo una panoramica salita fino a Puys e poi con una lunga discesa nei boschi a Bardonecchia.
La seconda parte della mattinata prevede la salita verso i 3000 metri del Colle del Sommeiller, quindi un veloce trasferimento finché il “Casello” per il pedaggio indica l’inizio della strada che porta in cima.
Un percorso fuoristrada non eccessivamente impegnativo che fino al rifugio Scarfiotti non desta preoccupazioni, ma che da lì in poi comincia a fare un minimo di selezione fino agli ultimi chilometri della salita dove a causa delle ultime frane le moto più grosse in effetti hanno trovato qualche difficoltà in più.
Obbligata la discesa per la stessa impervia strada per la doverosa sosta al suddetto rifugio dove la polenta ha ridato energie ai Motociclisti.
Dopo pranzo l’ultimo tratto di fuoristrada per il rientro verso il punto di partenza e poi verso Magenta con la lunga e costosa autostrada.
Difficile descrivere gli scorci e i panorami che si sono aperti mentre si saliva di quota e la presenza di una natura ancora predominante, colori e profumi che il clima ha aiutato a rendere davvero percepibili anche ai sensi dei meno sensibili.
Due giorni che hanno messo ancora una volta in risalto le capacità organizzative del Moto Club Magenta che, nella infaticabile e sempre presente figura del Presidente Oreste Ticozzelli, ha gestito oltre che la preparazione delle tracce anche il viaggio di trasferimento, il pernottamento e i ristori. Il tutto con quella amichevole atmosfera che ha reso ancora più bella l’esperienza.
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