Milano / Malpensa
La stagione del Teatro Menotti
"Tu prova ad avere un mondo nel cuore", così Fabrizio De André sintetizzava, nel suo modo unico, la storia teneramente tragicomica di Frank Dummer, il matto, uno dei personaggi emblematici e lancinanti di Spoon River. "Abbiamo scelto di prendere in prestito questa frase per farci guidare nel nostro nuovo viaggio, che sarà la Stagione teatrale 2024/2025, e per rendere omaggio a questi dolorosi 25 anni senza Faber. Ora ci chiediamo chi sia il matto, o chi siano i matti. Qualche sospetto c'è, ma procediamo con ordine. Ci piace immaginare il teatro come luogo dove i cuori si aprono per accogliere emozioni e suggestioni che possano essere conservate e recuperate. Vediamo il teatro come uno scambio di energie tra platea e palcoscenico, dove le parole si trasformano in immagini, la musica si fonde col battito del cuore e la danza traccia confini impensabili. Ci piace pensare a un teatro in cui le parole del passato risuonino nel tempo presente. Come detto, un viaggio è fatto di sorprese, luoghi sconosciuti, misteri, miraggi e incontri imprevisti. È fatto da viaggiatori pronti a intraprendere nuove avventure, sapendo che ogni fine di viaggio è l'inizio di un altro. Forse non serve imparare un'enciclopedia a memoria, come faceva il matto di De André e Lee Masters, per provare ad avere un mondo nel cuore".
"Nella stagione 2024/2025, cerchiamo di farlo attraverso la musica che si fa teatro e viceversa, con eventi imperdibili come l'apertura dedicata a FABRIZIO DE ANDRÈ con "L'AMORE SCOPPIÒ DAPPERTUTTO", interpretato da LAURA MARINONI e con la riscrittura musicale di ALESSANDRO NIDI per un quartetto dal grande impatto sonoro. Per onorare la memoria di Faber in questi 25 insopportabili anni senza di lui, proponiamo un concerto sinfonico curato da Milano Classica, “FABER, L'ULTIMO TROVATORE” insieme a incontri e altri momenti ancora da definire. Non poteva mancare un tributo anche a un altro grande autore, Giorgio Gaber, con la ripresa di “LIBERTÀ OBBLIGATORIA". Il nostro programma include anche il ritorno, molto richiesto, di "NUOVA BALERA PIZZIGONI", che mescola musica dal vivo e danza in una storia di segreti, miseria e nobiltà di una sala da ballo".
"Cerchiamo di ampliare i nostri orizzonti con quattro appuntamenti internazionali e esplosivi: “ROBOT INFIDÈLE " del gruppo straordinario MACHINE DE CIRQUE, per la prima volta a Milano; il ritorno di FAMILIE FLÖZ con una mini personale (Teatro Delusio e Feste); la prima assoluta di " FLAMENCO SKETCHES OF SPAIN ", un incontro tra la musica immortale di MILES DAVIS e la danza di ISRAEL GALVÁN , uno dei più grandi ballerini di Flamenco contemporaneo; infine, gli incredibili musicisti di MozART GROUP con il loro pluripremiato e irresistibile “CLASSICAL THERAPY”.
Le produzioni, di altissimo livello internazionale, rappresentano soprattutto l'incontro con due grandi protagonisti del teatro mondiale degli ultimi decenni: PETER STEIN con "CRISI DI NERVI", tre atti unici di Anton Čechov in ripresa al Menotti e in una lunga tournée nazionale e internazionale; e la novità assoluta "LE NUVOLE DI AMLETO" di EUGENIO BARBA, in co-produzione con ODIN TEATRET ed Emilia-Romagna Teatro ERT. Due maestri del teatro contemporaneo a confronto con autori immortali come Čechov e Shakespeare.
Il “bardo” è rivisitato anche da Valter Malosti, attore e regista dei POEMETTI in una versione dal forte impatto emotivo. Ancora classici, questa volta del Novecento, rivisitati dalla follia e con le improvvisazioni di PAOLO ROSSI e la sua compagnia, con una sua personale versione di “DA QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO”, che si contrappone alla più rigorosa, ma non priva di spunti contemporanei, di “PENSACI GIACOMINO” con il “maestro” PIPPO PATTAVINA. Entrambi rendono omaggio al genio di Luigi Pirandello e alla sua universalità. Parole del passato che parlano al presente, come quelle immortali di “NATALE IN CASA CUPIELLO” di Eduardo de Filippo, riproposto con attori e marionette da LUCA SACCOIA. E, a proposito di immortalità e universalità, non possiamo non includere “PINOCCHIO” rivisitato da Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori, ovvero il TEATRO DEL CARRETTO, forse la compagnia più visionaria del nostro panorama teatrale. Visionario è anche il teatro danza dei “ballerini volanti” di NoGRAVITY con la loro ultima creazione FELLINI’S DREAMS.
Parole che vengono da un passato ancora più lontano, ma che sanno toccare i cuori e i sensi, come quelle di Euripide nella nostra versione di “MEDEA” con ROMINA MONDELLO e una compagnia di attori straordinari. Questo spettacolo chiude definitivamente i conti con la pandemia e l'emergenza sanitaria, poiché viene ripreso per la prima volta dopo il debutto nell'autunno 2019 all'Olimpico di Vicenza, poi sospeso come tutto il resto. Una buona parte della stagione è dedicata agli autori del Novecento, con le produzioni di “TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA” di Natalia Ginzburg, autrice che non dovremmo smettere di leggere e dalla cui precisa e lancinante critica al cosiddetto “buon senso” borghese dobbiamo lasciarci guidare. In scena, per la co-produzione con il Teatro Quirino di Roma, due attori di grande talento come GIAMPIERO INGRASSIA e MARIANELLA BARGILLI, con la regia di Emilio Russo, tra parole, musica e uno sguardo agli anni '60.
"Un'altra autrice italiana e formidabile che ci ha lasciato troppo presto è MICHELA MURGIA, di cui presentiamo “ACCABADORA” con un’ispirata ANNA DELLA ROSA. Un’altra produzione dedicata agli autori italiani sarà “IL BAR SOTTO IL MARE” di Stefano Benni, scritto in uno “stato di grazia” nel 1987, che contiene uno degli incipit più efficaci: "Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono e l’altra metà a credere ciò che altri deridono". In scena, l'irresistibile MACCHINA DEL SUONO alias Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo degli Innocenti".
Il teatro è fatto anche di storie che si raccontano per interpretare meglio il nostro presente. Tra gli attori autori che hanno meglio interpretato questa linea ci sono ULDERICO PESCE e MARCO BALIANI, spesso ospiti e complici delle stagioni del Teatro Menotti. Pesce presenta la novità “I SANDALI DI ELISA CLAPS”, mentre MARCO BALIANI propone il suo RIGOLETTO in collaborazione con il Teatro Regio di Parma. Sfugge invece a ogni definizione un costruttore di teatro come DANIO MANFREDINI, per la prima volta al Menotti con un progetto dedicato a lui, con il pluripremiato “CINEMA CIELO” e il nuovissimo monologo “SENZA NOME”.
Il teatro di narrazione, nel senso della divulgazione scientifica, è rappresentato anche da MASSIMO POLIDORO con il suo “IL MISTERO DI DARWIN”, una nostra produzione che indaga il valore e le conseguenze straordinarie di uno dei più grandi e controversi scienziati di tutti i tempi. Come sempre, il Teatro Menotti dedica spazio alle tematiche sociali, affrontandole con interventi e azioni durante le stagioni teatrali. In linea con questa vocazione sempre più sentita, presentiamo lo spettacolo “INTORNO AL VUOTO”, che affronta in maniera diretta e quasi lancinante il tema doloroso dell'Alzheimer.
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