Quattro medaglie olimpiche: un oro, due argenti e un bronzo. Simone Barlaam, fresco campione pralimpico reduce da Tokyo, domenica mattina, nella piazzetta davanti al palazzo municipale di Cassinetta, ha ricevuto il tributo dei suoi concittadini che lo acclamavano. “Gli stadi a Tokyo erano vuoti, ma il vostro affetto si sentiva fino in Giappone”, ha detto emozionato Simone. Le lunghe ore di allenamenti in vasca di una disciplina come il nuoto che definire ‘dura’ è dire poco, i tantissimi sacrifici sono stati ripagati dai successi. I titoli olimpici sono gli ultimi arrivati di una carriera che lo ha visto primeggiare ovunque, come ha ricordato lo stesso sindaco Michele Bona mentre gli consegnava le chiavi simboliche della città in segno di riconoscenze per quello che ha fatto. Per la sua capacità e voglia di non abbattersi mai e di dare il massimo fino all’ultimo metro. “Le vittorie sono tutte belle, ma quelle alle Olimpiadi lo sono ancora di più”, ha aggiunto. Inno di Mameli con la banda e consegna del prezioso riconoscimento. E poi fotografie a più non posso finite sui social, selfie e autografi. Simone non si è sottratto, si è concesso a tutti. Ai bambini e agli adulti. Del resto non capita tutti i giorni di vedere delle medaglie olimpiche. Simone ce l’ha fatta. Prossimamente visiterà le scuole per raccontare la sua esperienza di un ragazzo che ha trovato nello sport non una semplice ragione di riscatto, ma un motivo per dimostrare che nulla è impossibile nella vita se lo si vuole. Oggi Cassinetta di Lugagnano ha un altro motivo per vantarsi. Avere tra i suoi concittadini un campione: Simone Barlaam.

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