Milano / Malpensa
Pino sarà sempre con noi
- 27/09/2010 - 16:12
- Territorio
"Un amico, sempre disponibile e pronto a partire per raggiungere tutte le persone in difficoltà". Con queste parole il sindaco Laura Mira Bonomi ha introdotto la cerimonia di inaugurazione della quercia commemorativa a Pino Sporchia, presso il piazzale antistante la sede della Protezione Civile di Turbigo, in via Don Minzoni. Una soleggiata domenica mattina di fine settembre, in cui vari gruppi di Protezione Civile della Lombardia, da Somma Lombardo ad Opera, si sono presentati prima alla Santa Messa celebrata da don Giovanni Patella presso la Chiesa Beata Vergine Assunta e poi presso la sede dei volontari per la benedizione e inaugurazione della Farnia peduncolata, destinata a crescere e a perdurare nel tempo con la folta chioma che svilupperà. "Ogni volta che avvertivo un bisogno – ha continuato il primo cittadino – Pino era sempre presente e, anzi, a volte anticipava le mie richieste. Quando è avvenuto il terremoto in Abruzzo lo contattai per chiedergli se era possibile fare qualcosa e lui mi rispose che era già in viaggio per portare aiuto alle popolazioni". Una persona sempre disponibile e pronta ad intervenire senza ripensamenti. Questo era Pino ed è il compito che ha lasciato ai suoi volontari, cioè di "somigliargli, pur rimanendo ciascuno una persona diversa", come ha voluto sottolineare il sindaco. Poi è seguita la benedizione della pianta da parte di don Giovanni e il taglio del nastro. Infine, il suono del silenzio militare. Una pianta, segno di vita e di rinascita dopo una morte tragica e assurda, che rimarrà per i prossimi anni a ricordare, e in qualche modo a rendere presente, una figura certamente unica nel panorama associazionistico turbighese. Un uomo che ha sempre agito nella discrezione e nel silenzio. Una vita completamente dedicata ad aiutare le persone colpite da calamità naturali e forse per questo non aveva tempo o modo di ‘trascorrere’ del tempo a Turbigo. La presenza ridotta di cittadini turbighesi alla celebrazione è forse da imputare a questo fatto? Oppure è ancora una volta l’indifferenza e l’individualismo a vincere? Questo non lo sappiamo. Ma abbiamo la certezza, ed è la cosa più importante, che Pino ha insegnato molto ai volontari della Protezione Civile di Turbigo e ha trasmesso quella passione all’umano e ai concreti bisogni delle persone di cui tutta la società contemporanea ha disperatamente bisogno. Questa è l’eredità lasciata all’intero gruppo di volontari. Un'eredità che si traduce in una responsabilità per tutti i volontari di continuare con passione il lavoro inaugurato da Pino.
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