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mercoledì 27 novembre 2024 | ore 06:47

La sicurezza lungo i corsi d'acqua

L'Ecoistituto della Valle del Ticino ha organizzato un incontro a Castelletto
Territorio - Si torna a parlare di sicurezza lungo i corsi d'acqua

L’attenzione sulla questione Alzaia Naviglio Grande è sempre molto elevata. Pochi giorni fa sono passate in tv le interviste ai genitori del ragazzo che nel 2002 venne coinvolto nel tragico incidente lungo la ciclabile, con tutti i drammi giudiziari che la famiglia ultimamente sta vivendo. Venerdì 14 Maggio l’Ecoistituto della Valle del Ticino ha, invece, voluto focalizzare l’attenzione sulla sicurezza lungo i corsi d’acqua, attraverso un interessante convegno presso ‘La Scala di Giacobbe’, a Castelletto di Cuggiono. L’iniziativa, svolta in collaborazione con FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha visto l’intervento di diversi relatori, da cui sono emersi dati molto interessanti per comprendere meglio il tema della sicurezza, cui ciclisti e cicloturisti sono soggetti lungo la percorrenza di alzaie. Fra gli interventi più rilevanti certamente citiamo quello del dottor Dario Furlanetto (Direttore Parco Ticino), che ha colto quest’occasione per compiere un vero e proprio 'excursus' sulle difficoltà che l’ente gestore dell’alzaia (il Parco del Ticino ha recentemente siglato e confermato l’accordo ormai pluriennale con Regione Lombardia ndr) sta incontrando per mettere in sicurezza la circolazione: "Quello che manca, oltre ad un senso civico e all’educazione di molti ciclisti – ha dichiarato Furlanetto – è un apparato normativo e legislativo chiaro ed efficace in grado di indicarci come muoverci e cosa porre in atto per aumentare la sicurezza! In questo modo non possiamo fare altro che inventarci dei nuovi sistemi di sicurezza che possano legalmente consentire la circolazione dei pedoni e dei ciclisti lungo l’alzaia". Le recenti disposizioni del Parco hanno, infatti, previsto l’installazione periodica di pali dotati di salvagente e scaletta fissa (come avviene, già, in altre parti d'Europa). Non si conosce ancora, invece, in quale modo l’alzaia subirà interventi per migliorare la circolazione dei ciclisti. Ma la sicurezza a tutti i costi, può risolvere la possibilità di incidenti anche gravi e drammatici? Edoardo Galatola (FIAB) ha esposto una serie di dati statistici sul nesso trasporto - mortalità, e la realtà mostra che la bicicletta sia uno dei mezzi più sicuri con cui muoversi, soprattutto lungo le alzaie (come indica la bassissima incidenza di mortalità su trasporto bici). "Il primo punto da risolvere – ha spiegato Galatola – è capire se vale la pena investire in impianti di sicurezza, ovvero occorre un’analisi costi - benefici!". Un ultimo aspetto ha riguardato l’impatto che l’implementazione di strutture di sicurezza lungo l’alzaia possano avere sul territorio: Francesco Prina, consigliere regionale del PD, ha sottolineato la necessità di studiare interventi specifici per ogni area comunale, poiché ogni luogo che si affaccia lungo il Naviglio ha storie, esigenze e persone diverse che chiedono, quindi, un trattamento diverso. Infine, Aldo Colombo di Regione Lombardia (Infrastrutture e Mobilità) ha comunicato i finanziamenti che il Pirellone sta stanziando nel corso degli ultimi anni a favore dei comuni che intendono investire in mobilità dolce: "Non basta investire e potenziare l’esistente – ha detto l’ingegner Colombo – è necessario perseverare nell’implementazione della segnaletica laddove scarseggia e diffondere una cultura ciclistica sostenibile lungo gli itinerari lombardi, che stiamo pensando di distinguere in più livelli (come nelle piste da sci ndr) in base al grado di attenzione e responsabilità che bisogna avere mentre si percorrono".

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