In paese c’è gran fermento: si è diffusa la voce che tra qualche mese il parroco don Giuseppe verrà trasferito in un’altra comunità. “L’unica cosa certa è che ad agosto andrò in pensione – commenta il diretto interessato – Intanto, nelle prossime settimane dovrò interfacciarmi con il mio superiore per capire il da farsi, ma fino ad allora c’è il massimo riserbo e io non posso dire di più”. Ordinato sacerdote nel 1973 all’età di 30 anni, assume il primo impegno pastorale come coadiutore nella parrocchia di San Giulio a Cassano Magnago, dove rimane per quasi 20 anni. Nel 1992 diventa parroco a Gazzada, fino al 2007, anno in cui viene trasferito a Buscate, ricevendo l’eredità dell’amatissimo don Gesuino e di don Emilio Colombo. In poco più di 10 anni di servizio a Buscate, ha saputo raccogliere intorno a sé una comunità parrocchiale feconda e collaborativa: tante le iniziative organizzate per i giovani (tornei sportivi, momenti di riflessione...) e per gli adulti (meditazione sulla liturgia della Parola, cene per le famiglie, incontri con specialisti...), e tanti gli interventi portati avanti per la riqualificazione del patrimonio parrocchiale (rifacimento tetto oratorio e torre campanaria di San Mauro ed ora la appena promossa campagna di sostegno a favore del restauro della chiesetta di San Pietro). Una notizia che deve ancora trovare fondamento, ma che già crea un certo dispiacere tra i cittadini: “La notizia mi ha sorpreso. Mi spiace”, scrive una signora nel gruppo Sei di Buscate se... Presto comunque si verrà a conoscenza degli sviluppi della vicenda, cercando anche di capire le sorti della Parrocchia: pare, infatti, che l’intenzione sia di accorparla a Castano Primo, per dare vita a tutti gli effetti alla Comunità Pastorale Santo Crocifisso, lasciando a presidio di Buscate un sacerdote senza ruoli amministrativi. “Non sono così felice di andare in pensione, ma accetto con serenità quello che il destino ha in serbo per me – conclude lo stesso don Giuseppe – Di sicuro, ringrazio i parrocchiani buscatesi per tutto quello che abbiamo fatto insieme in questi anni. Però c’è ancora un po’ di strada da fare, forza!”.

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