Abbiamo imparato a conoscerlo in TV, a ‘Ginnaste – Vite Parallele’ su MTV. Lì le vere star sono le ragazze della ginnastica artistica, ma la sua simpatia e la sua tenacia in palestra lo fanno spiccare anche se di maschietti si parla un po’ meno. Magari, invece, qualcuno di voi lo conosce di persona: lui si chiama Ludovico Edalli e da Busto Arsizio è volato direttamente a Rio 2016 (unico ginnasta maschio italiano in gara alle Olimpiadi in Brasile) non tanto per giocarsi una medaglia, quanto piuttosto per tenere alti i colori dell’Italia della ginnastica artistica maschile e fare un’esperienza olimpica che, siamo certi, varrà oro in vista di Tokyo 2020. Che lo vedranno più maturo e più competitivo. Ha gareggiato lo scorso sabato, al primo giorno di competizioni, subito dopo la cerimonia di apertura che l’avrà sicuramente lasciato senza fiato. Ha affrontato al meglio tutte le specialità della ginnastica: volteggio, cavallo con maniglie, sbarra, anelli, parallele, corpo libero. L’exploit proprio nelle sue specialità, sbarra e parallele, nei quali è riuscito a superare i 14 punti ciascuna. È arrivato solo 44esimo nel concorso generale, ma il suo sorriso e le sue braccia alzate in segno di vittoria alla fine di ogni esercizio non lasciano spazio a dubbi: Ludovico non può che essere soddisfatto di come sono andate per lui queste Olimpiadi. In fondo non ha ancora compiuto i 23 anni: per un ginnasta maschio la maturità deve arrivare per gradi. Campione italiano assoluto nel 2013 e nel 2015, medaglia di bronzo alle parallele simmetriche ai primi Giochi Olimpici Giovanili, adesso ha sperimentato la prima Olimpiade 'da grande', per continuare a sognare e a vincere.

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