Milano / Malpensa
Igor: stagione finita
- 18/04/2016 - 15:53
- Novara
- Sport locale
Ogni punto è un boato, che viene dalle stesse giocatrici. Per ogni palla messa a terra esultano come se avessero conquistato l’ultimo decisivo punto della partita. E invece è solo un 13-11, un 17-19 qualsiasi. Perché perdere un punto stasera può significare perdere la possibilità di proseguire il percorso che porta allo Scudetto 2015-2016, dopo una gara 2 di quarti di finale che ha già mietuto la vittima illustre chiamata Pomì Casalmaggiore, niente meno che la campionessa d’Europa. Mentre Foppapedretti Bergamo e Imoco Volley Conegliano dormono sonni tranquilli, evitandosi gara 3, la Igor Gorgonzola Novara è costretta a sudarsi ancora la qualificazione contro la Liu Jo Modena, così come Nordmeccanica Piacenza e Savino Del Bene Scandicci (la spunterà poi la prima). Beltrami schiera Diouf opposta a Ferretti, Folie e Heyrman al centro, Horvath e Di Iulio in banda, con Arcangeli libero. Fenoglio risponde con Fawcett opposta a Signorile, Chirichella e Guiggi al centro, Fabris e Malesevic in banda, con Sansonna libero. Il primo set è un crescendo novarese che culmina in un secco 25-17 per le padrone di casa. Nell’intervallo, Beltrami si scalda con le sue giocatrici, che forse non credono abbastanza di potercela fare. Nel campo di Novara c’è la solita immensa Samanta Fabris che butta giù 9 punti da sola nel primo set. Parte equilibrato il secondo, con Modena che stringe i denti e attaccando su più fronti riesce a prendere il largo, conquistando quattro lunghezze di vantaggio. A nulla vale l’inserimento di Bonifacio, Bosio e Wawrzyniak: il divario aumenta sempre più, così come gli urli di giubilo nel lato di campo modenese. L’infinito e fortunatissimo turno in battuta di Dora Horvath si interrompe solo con la fine del set: e Novara rimane a 16 punti in questo tempo di gioco. Altissimo il livello della battuta, che dal terzo set si fa ancora più incisiva da entrambi i lati della rete, ma in quello di Modena in particolare. È la Liu Jo ad essere avanti nei parziali, e Fenoglio prova a rivoluzionare il sestetto inserendo Bonifacio, Cruz e Wawrzyniak (per Guiggi, Fawcett e Malesevic) e finalmente arriva il pareggio sul 20-20. Ma Modena ne ha di più: finisce 23-25. Nervoso e concitato il quarto set, che arride alle padrone di casa, che vanno al time out tecnico con quattro lunghezze di vantaggio. Ma Modena fa tutt’altro che mollare, e sul turno in battuta di Horvath impattano ai 18. E poi arriva pure il 21 pari, e qui sì che ogni punto perso potrebbe essere il punto della vita. Grande stanchezza in campo da entrambi i lati della rete, ma Modena conquista il match point sul 22-24: annullato da un’invasione. Ma alla seconda Horvath non sbaglia. E fu così che terminò la stagione 2015-2016 della Igor Gorgonzola Novara. E se prima c’erano urla e grida di incitamento in questo Pala Igor, ora c’è solo silenzio.
In conferenza stampa, è ancora una volta il silenzio a prevalere: quello delle giocatrici, che scelgono di rimanere sul taraflex a piangere lacrime amare o nello spogliatoio a sfogarsi (si sente a più riprese urlare dietro quella porta). Neppure invitate dal dg Enrico Marchioni, qualcuna si presenta. L’ennesima riprova che qualche problemino quest’anno Novara ce l’aveva, a porte chiuse, quando lo show della pallavolo femminile della massima serie giocata chiudeva i battenti. Fenoglio non ha paura a dire di aver fatto tutto quello che poteva con queste ragazze, che forse non hanno tutte dato altrettanto il 100% per contribuire alla vittoria della propria squadra. Marchioni non ha paura di affermare a sua volta che la stagione non può che avere un bilancio negativo su tutta la linea: la Igor non è stata in lizza per nessun trofeo, di fatto. La società ha sbagliato completamente l’assortimento delle ragazze, fomentando senza saperlo atteggiamenti da prima donna e incomprensioni di spogliatoio (succede spesso, è successo anche ad altre squadre quest’anno. Ma in quelle squadre, gli elementi problematici sono stati allontanati il prima possibile). Tre cose servono a questa Igor Gorgonzola Novara per tornare nella prossima stagione con le carte in regola per vincere: Marco Fenoglio in panchina, giocatrici da lui scelte in rosa, e una carriola di umiltà, umiltà che non deve essere prerogativa solo delle giocatrici, ma della società intera. Occorre tornare ai valori che hanno portato anni fa alla nascita della società stessa, la Agil volley: Amicizia, Gioia, Impegno, Lealtà. Cala il sipario sulla stagione 2015-2016 della squadra: nella speranza che l’anno prossimo sia davvero tutto diverso.
Foto Luca Pietro Santi, Igor Gorgonzola Novara
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