Poteva essere una serata tutta diversa. Poteva essere l’occasione di deliziare gli spettatori del Pala Terdoppio (ex Sporting Palace) con una bella vittoria contro un avversario difficile. E invece la pioggia che scorre copiosa fuori dai finestroni del palazzetto ben si intona a questo risultato di 1-3. La Igor Gorgonzola Novara non ce l’ha fatta ad agguantare una vittoria di prestigio contro la Dinamo Krasnodar, in questo debutto di CEV Cup. Primo set in cui le padrone di casa partono forte e la vittoria non può che sembrare alla loro portata; secondo e terzo set fotocopia, con un certo equilibrio tra le parti fino al secondo time out tecnico, poi il crollo delle novaresi sotto il fuoco incessante delle avversarie. Il quarto set è a senso unico fin dall’inizio, perso nelle teste delle giocatrici Igor prima ancora che sul campo. Questa Dinamo Krasnodar, non dimentichiamocelo, è tuttavia una squadra temibile davvero per quasi tutti: con Fabiola al palleggio, Fe Garay e Kosheleva in attacco (la russa è implacabile: suoi 25 punti messi a segno nel match), passare oltre il muro avversario per Novara è impresa… mondiale. Signorile rimasta in panchina per un blocco alla schiena, Kim mette in atto una regia solida e una difesa potente, ma a muro non è abbastanza contro una squadra del genere. “Non eravamo ancora pronti per affrontare questo avversario, che ha giocato sempre pipe-posto 4-posto 4-pipe, e quando in prima linea c’è una Mi Na Kim, reggere questo confronto non è possibile - ha dichiarato a fine partita Luciano Pedullà, allenatore del Novara. - Non eravamo pronti ad affrontare questo avversario, ma lo saremo presto”. E allora tra due settimane, martedì 25 novembre, c’è il match di ritorno: l’impresa a Krasnodar è quasi impossibile, ma vogliamo fidarci di Pedullà e delle ragazze che abbiamo visto in campo stasera nel primo set.

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