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domenica 22 dicembre 2024 | ore 19:44

Trasporto pubblico 'al verde'

Dopo il confronto in Regione, la giunta provinciale di Novara, trovandosi di fronte all’imminente scadenza del contratto che regola il Trasporto Pubblico Locale, aveva due scelte: interrompere il servizio o assumersi l’onere e la responsabilità di proseguire.
Novara - Trasporto pubblico

Dopo il confronto in Regione con tutti i presidenti e gli assessori ai trasporti delle Province piemontesi, la giunta provinciale di Novara, trovandosi di fronte all’imminente scadenza del contratto che regola il Trasporto Pubblico Locale, aveva due scelte: interrompere il servizio o assumersi l’onere e la responsabilità di proseguire. Tutti d’accordo nella prosecuzione del servizio, anche se ciò rappresenta un unicum amministrativo mai verificatosi prima. “Quella del Trasporto Pubblico Locale- specifica l’assessore ai trasporti Gianluca Godio- è una competenza regionale che, dalla stessa Regione, ci viene trasferita insieme alle risorse per attuarla”. Fino a maggio 2012, la Provincia ha fatto fronte alle spese con proprie risorse; da maggio a novembre ha corrisposto ai trasportatori il 50% del dovuto, ma ora le casse languono e, in assenza di un impegno formale della Regione, non è possibile procedere oltre senza incorrere nelle pesanti sanzioni della Corte dei Conti. “Abbiamo ritenuto di prorogare il servizio di TPL fino alla fine di marzo- commenta Diego Sozzani, presidente della Provincia- Nel frattempo non solo cercheremo di pianificare il rientro delle somme arretrate, ma sulla base di quelle che saranno le risorse che riterrà di impegnare per il 2013 la Regione, a sua volta vittima di pesanti tagli nei trasferimenti dedicati al trasporto da parte del Governo, porteremo avanti le opportune verifiche”. Su questo fronte, i segnali emersi non sono positivi, poiché si parla di tagli consistenti che potrebbero arrivare al 50% di quanto impegnato lo scorso anno. “Bisogna valutare la possibilità di ulteriori tagli e come eventualmente distribuirli- aggiunge Sozzani- La priorità sarà quella di tutelare studenti e lavoratori, anche coordinandoci con le scuole affinché cerchino di uniformare gli orari”. “Se riterremo i tagli insostenibili per l’utenza- conclude Godio- non escludiamo si possa rimettere alla Regione la delega ai trasporti”.

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