Il fenomeno dei furti delle biciclette è, ormai, molto diffuso tanto da raggiungere numeri tristemente alti. Qualche comune della zona, però, forse prendendo spunto dal progetto 'Bici sicura' ha trovato delle valide ed efficaci soluzioni. L'idea è quella di disseminare in città vere e proprie 'due ruote - esca': ossia bici dotate di un sensore di movimento, capace, poi, di inviare un segnale sul telefonino o smartphone non appena quest'ultimo viene sottoposto a vibrazione oppure ad un determinato movimento, facendo affidamento sulla qualità e possibilità ricettiva dell'antenna del dispositivo. Il progetto necessita dell'acquisto di alcuni dispositivi di localizzazione, ma il costo è veramente esiguo. Allora, come funziona? Gli agenti o il personale preposto applicherà in posizione idonea i dispositivi su alcune biciclette, che saranno parcheggiate nelle zone maggiormente a rischio, senza perderle d'occhio. Quando il ladro... abbocca, il dispositivo tramite sms invierà, con cadenza continua, informazioni utili sulla localizzazione della bici, consentendo di stabilire con una certa precisione la posizione. Anche in condizioni particolarmente critiche del segnale il sistema GPS manderà i dati tramite gsm facilitando il compito alle forze dell'ordine. Certamente, l'iniziativa ha anche e, soprattutto, lo scopo di sgominare autentiche bande del furto che trovano generalmente parte terminale in autentici depositi. Insomma, un progetto innovativo e tecnologicamente avanzato con costi limitati che può trovare il suo pieno successo con la collaborazione di tutte le parti interessate; una vera e propria maglia che va dal comune al commissariato e fino alla polizia locale, tutti insieme per un unico intento.

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