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sabato 23 novembre 2024 | ore 22:29

Storia di due autrici buscatesi

Vera passione per la lettura e un talento innato per la scrittura: queste sono state le due componenti che hanno permesso a Stefania Lusetti di pubblicare il suo primo romanzo dal titolo ‘La settima invitata’, edito l’anno scorso da Edizioni Creativa. “Siamo molto orgogliosi di questo successo, anche perché in un certo senso possiamo definirci gli scopritori di questo talento buscatese – commenta l’assessore alla cultura Francesca Pagnutti – La signora Lusetti ha, infatti, vinto nel 2003 il primo premio al Concorso San Mauro nella sezione narrativa adulti con il racconto ‘Villa fiorita’”. Nata a Busto Arsizio, ma residente a Buscate da 26 anni, Stefania Lusetti è impiegata commerciale da più di vent’anni presso una società metalmeccanica di Villa Cortese e, solo nei ritagli di tempo, dopo essersi occupata della sua famiglia, dedica un po’ del suo tempo alla scrittura e alla lettura, le sue vere passioni. Per capire più a fondo la sua prima opera letteraria ‘La settima invitata’, un misto di suspense e leggerezza, che ne fanno sicuramente un libro piacevole ma complicato, quasi un vero e proprio thriller, però con dei risvolti psicologici, abbiamo incontrato personalmente l’autrice. Signora Lusetti, come Le è nata la passione per la scrittura? Ha qualche breve aneddoto da raccontarci a tal proposito? “La passione per la scrittura mi appartiene da sempre. Solitamente scrivo la sera, a letto, utilizzando un mini computer. Il mio primo raccontino lo scrissi a 12 anni, dopo che una mia amica d’infanzia mi aveva raccontato dettagliatamente un film di Dario Argento che aveva visto al cinema. Suggestionata dalla sua narrazione, una domenica mattina cominciai a scrivere un racconto su una cantina di una casa newyorkese che faceva scomparire le persone. Il racconto lo terminai, ma andò perduto in occasione di qualche trasloco della mia vita”. Il Suo libro parla di una rimpatriata tra ex compagni di scuola che, in un antico casolare, rievocano le circostanze strane in cui è morta Gaia, la ‘settima invitata’ appunto: quanto di vero e quanto di inventato vi è nella Sua opera? “Con il mio libro ho voluto rendere omaggio principalmente alla bellezza della Regione Umbria, dove è ambientato il mio romanzo e ai film corali, in stile Robert Altman, in cui parecchi personaggi si raccontano in uno spazio temporale piuttosto limitato, ma riuscendo a far emergere la complessità della loro personalità. Ovviamente, in ognuno dei miei personaggi c’è sicuramente una parte di me”. Lei ha avuto l’onore di presentare il Suo libro nel Suo paese, Buscate, ma ha avuto modo di partecipare anche ad altri eventi più importanti? “Ho avuto l’occasione e il privilegio di presentare il mio romanzo e di conoscere altre autrici di Edizioni Creativa a marzo dello scorso anno presso il cafè letterario ‘Hammam della rosa’ di Milano e a maggio alla Fiera del Libro di Torino. Inoltre, sono stata contattata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Mesero per una presentazione che dovrebbe avvenire il 15 aprile prossimo presso la loro biblioteca”. Infine, ha già in preparazione un altro libro da pubblicare? “Ho appena terminato un nuovo romanzo, il cui titolo, per ora provvisorio, è ‘Il viaggio’, ispirato ad una mia vacanza di tanti anni fa alle Isole Fær Øer. Per ora continuo a scrivere racconti che pubblico sul mio blog http://stefanialusetti.blogspot.com.

Un talento eccezionale, una carriera lunga e prolifica e, nonostante tutto questo, un’umiltà e una modestia da invidiare: stiamo parlando di Anna Stazzone, artista poliedrica residente a Buscate da quasi 50 anni, a cui il suo paese, in particolare l’assessorato alla cultura nella persona di Francesca Pagnutti, ha voluto rendere omaggio, dedicando a lei e alle sue poesie l’intera serata di venerdì scorso, in cui il professor Felice Monolo e il professor Pinuccio Castoldi hanno sapientemente illustrato ai presenti la sua biografia e alcune tra le sue più belle opere liriche. Nata a Genova, ma residente a Buscate da parecchi anni, laureata in lettere moderne, Anna Stazzone è una scrittrice e poetessa affermata con un talento innato per la scrittura, coltivato sin da piccola: basti pensare che le prime composizioni poetiche le pubblicò alla tenera età di 10 anni. Man mano, nel tempo, questa sua capacità si è andata consolidando, facendola diventare colei che è oggi: una poetessa che sa parlare dritto al cuore, denunciando anche i drammi della vita quotidiana, ma riportando sempre il tutto a una dimensione di speranza. Iscritta alla SIAE dal 1993 come scrittrice e paroliere, la Stazzone ha all’attivo numerosi volumi pubblicati, tra cui la raccolta di poesie ‘Caleidoscopio’ e il compendio ‘Il fiore strappato’ e altrettanti primi premi vinti, come la Medaglia d’oro ‘Città di Roma’ e la Medaglia d’oro ‘Città d’Alassio’, per citarne solo alcuni tra i più rinomati. Ma oltre a scrivere poesie, l’autrice si dedica con straordinario successo anche alla pittura, dipingendo paesaggi di innaturale bellezza e realtà. “Questa serata, ma come anche la mostra di pittura ‘La via dell’acqua e rapsodia di colori’, tuttora in esposizione presso la Sala Civica, hanno contribuito a farmi conoscere dai miei concittadini e questo non può che farmi piacere”, ha commentato la scrittrice buscatese.

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