Milano / Malpensa
"Da grande vorrei fare..."
- 05/07/2024 - 15:31
- Rubriche
Il più semplice dei ricordi che si hanno della scuola Elementare è legato al tema che, con calligrafia larga ed incerta, tutti abbiamo scritto con lo stesso incipit: “Da grande vorrei fare...”. Nelle righe che seguono troviamo tutte le aspettative ed i desideri di bambini che sognano cose diverse ma che producono i medesimi effetti: felicità, soddisfazione e riconoscimento. Poi, però, cresciamo e quel tema quasi mai si realizza. Come se il diventare grandi preveda il sacrificio di quel desiderio che con strade diverse porta verso la stessa meta. Sempre più spesso, però, capita di incontrare persone che hanno deciso di riprendere quel tema e con competenze molto più forti ma con gli stessi occhi di allora, non accettano che la loro vita lavorativa sia meno felice, meno soddisfacente e meno riconosciuta. Nell’ultimo anno il lavoro in ambito sociale ha visto i suoi dipendenti crescere di 100.000 unità arrivando a quasi un milione. Il terzo settore, così viene definito il non profit, genera 84 miliardi di euro con una crescita annuale costante del 5%. Non parliamo più di una piccola isola felice ma di uno dei settori più importanti per la contribuzione alla crescita del PIL italiano. Chi lavora nel terzo settore affronta problemi e situazioni che necessitano di capacità manageriali, operative e gestionali superiori ai contesti tradizionali con un grado di soddisfazione, nei contesti sani, molto più elevato. Oggi il settore sociale è uno dei pochi in crescita e inoltre garantisce nuove assunzioni. Il vero grande successo però è rappresentato dall’ingresso nelle realtà non profit di figure professionali tecniche che fino a qualche anno fa si trovavano solo nelle aziende. Facciamo tre esempi. Il fundraiser, che si occupa della raccolta fondi e della costruzione di una rete sana e solida di donatori e partner. Il Social Media Manager, che ha il compito di informare e comunicare al mondo idee, progetti, iniziative, successi e fallimenti. Infine, il responsabile bandi, che riveste sempre di più un ruolo cruciale nelle dinamiche economiche e progettuali. Ciò che emerge da tutto questo è che, per chi sta cercando di entrare nel mondo del lavoro o per chi vuole o deve trovare una nuova strada, lavorare nel sociale sia davvero la soluzione.
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