Milano / Malpensa
VdF: Garoldi capo distaccamento
- 23/02/2024 - 10:23
- Inveruno
Cambio al ‘vertice’ del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Inveruno. Una tradizione, quella per la sicurezza, che nella comunità inverunese ha radici antiche, risalenti addirittura al 1861 (tra i distaccamenti più longevi), ed è ora orgogliosa di annunciare il proprio nuovo capo distaccamento volontario: il Csv Luca Garoldi. Nato nel 1980, il suo attaccamento per i Vigili del Fuoco è ormai ben radicato, avendo iniziato il suo percorso nel 1999. Dopo il servizio di leva nel CNVFF, nel 2001 ha fatto ritorno alla sua amata Inveruno ed è diventato Capo Squadra Volontario (Csv) nel 2008. La nuova nomina viene ora ad aggiungersi su mandato fiduciario da parte del Comandante Provinciale Ing. Nicola Micele che, dopo essersi confrontato con i volontari del distaccamento, ha deciso di affidare a Luca Garoldi il ruolo che per diversi anni è stato competenza di Paolo Riccardi. Ma cosa comporta questo nuovo ruolo e quali sono le sue mansioni e competenze? In questo nuovo incarico, Luca è responsabile delle attività operative, della custodia dei beni e delle attività di addestramento del personale in forza presso la sede di servizio. Conta sul supporto di un gruppo di lavoro coeso e competente, ed è determinato a garantire un servizio di eccellenza alle comunità di Inveruno e del territorio. “Il mio impegno è costante, il nostro distaccamento ha operatività 24 ore su 24, sette giorni su sette - ci spiega - Attualmente, la squadra dei Vigili del Fuoco di Inveruno conta 49 membri, a cui si aggiungono tre nuove reclute che inizieranno il corso di formazione nel prossimo mese di marzo. L'attenzione verso il futuro è costante, con un continuo adattamento alle disposizioni e alle innovazioni nel settore. Il parco mezzi è ben strutturato e la storia di servizio della squadra prosegue con determinazione e impegno”. Il presidio opera ovviamente su turni, garantendo una presenza costante di uomini, con momenti di punta di 12 operativi. “Rispetto al passato - ci spiega - quando alle volte la chiamata arrivava ‘diretta’ e avevamo più limitazioni di competenza, ora tutto è accentrato e più organizzato. Quando vi è un problema, arriva la segnalazione al 112, che la smista al 115 che quindi coordina a livello provinciale ogni tipo di intervento, andando a strutturare il dispiegamento di mezzi e uomini a seconda della necessità e del tipo di ‘bisogno’ da parte dei cittadini. Può essere allora che ci chiamino fin quasi a Milano, o in supporto a squadre di altre sedi, così per poter mantenere una copertura territoriale in caso di necessità”. Tra le cose interessanti, sicuramente, vi è la modifica dei tipi di intervento: Inveruno nel 2023 ne ha contati 1195, mentre ad oggi per il 2024 siamo a quota 110. Riuscire a categorizzarli non è sempre facile, ma se un tempo vi erano più interventi per canne fumarie ed incendi, ultimamente vi è più richiesta per quanto concerne il soccorso e la ricerca persone (sia nel Ticino o Naviglio che in altre aree, spesso con strumentazioni moderne come droni o sensori sull’elicottero). “Con orgoglio posso dire che l’Italia è davvero leader nella prevenzione incendi e calamità, anche se spesso gli eventi climatici provocano gravi danni e richiedono un intensivo lavoro da parte nostra. Abbiamo un distaccamento davvero ben organizzato e siamo a completa disposizione per la sicurezza delle persone e del territorio”.
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