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venerdì 22 novembre 2024 | ore 10:20

Anas: un animale salvato ogni cinque giorni

Anas salva, in media, un animale ogni cinque giorni dal pericolo di essere investito e ucciso lungo le strade e autostrade di competenza. Incidenti stradali che possono avere esito mortale anche per le persone. Il merito è dell’impegno quotidiano dei cantonieri e delle segnalazioni dei cittadini agli operatori dell’azienda.
Territorio - Operatore Anas

Anas salva, in media, un animale ogni cinque giorni dal pericolo di essere investito e ucciso lungo le strade e autostrade di competenza. Incidenti stradali che possono avere esito mortale anche per le persone. Il merito è dell’impegno quotidiano dei cantonieri e delle segnalazioni dei cittadini agli operatori dell’azienda.

Con i suoi 32 mila chilometri di rete, Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) è impegnata a sensibilizzare gli automobilisti a non abbandonare gli animali in strada anche con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza per coloro che si mettono in viaggio.

Da diversi anni Anas collabora con alcune associazioni di animali per far fronte comune promuovendo campagne di sensibilizzazione ed educazione stradale.

Il 6 e il 7 ottobre Anas, in collaborazione con l’associazione Pet Carpet, prenderà parte all’interno della Casa del Cinema di Roma al Pet Carpet Film Festival, una rassegna di cortometraggi dedicata al mondo animale, impegnata nel sottolineare il valore di quell’affinità antichissima che lo unisce a quello umano.

La sensibilità degli utenti a segnalare all’Anas il fenomeno dell’abbandono è cresciuta del 34% negli ultimi 12 mesi. Elemento positivo grazie anche alle numerose segnalazioni giunte dai cittadini agli operatori su strada, che consentono ai cantonieri di individuare e salvare, con più rapidità e di conseguenza con maggiore successo, gli animali vaganti.

Sono molte le specie salvate negli ultimi mesi in tutto il Paese da Anas: cani, gatti, cavalli, tartarughe di terra e di mare, gufi, solo per citare alcune specie importanti che convivono nell’ecosistema.

Non sempre però gli avvisi fatti alle sale operative sono positivi: negli ultimi cinque anni è quasi raddoppiato il numero di animali trovati morti, dal 17% del 2019 al 31% del 2022.

L’abbandono degli animali è quindi un fenomeno tutt’altro che residuale e si consuma soprattutto al Sud: il 34,5% sulla rete Anas avviene lungo la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, tracciato che collega Salerno a Reggio Calabria attraversando la Campania, la Basilicata e la Calabria.

Anas invita tutti coloro che incontrano un animale randagio o vagante e che può rappresentare un pericolo per la circolazione stradale, ad informare le Forze dell’Ordine al numero unico di emergenza 112 (Forze di Polizia e Vigili del Fuoco).

Per le strade di competenza Anas, è possibile segnalare la presenza dell’animale anche al numero verde “Pronto Anas” 800.841.148. Nel caso in cui si assista direttamente all’abbandono, inoltre, è importante prendere il numero di targa del veicolo che lascia l’animale per segnalarlo alle autorità e facilitare l’identificazione del responsabile. L’abbandono, infatti, non rappresenta soltanto un atto crudele e pericoloso per l’animale che lo subisce: ogni anno si registrano migliaia di incidenti stradali, spesso anche mortali, causati da animali vaganti o randagi ed è bene ricordare a tutti i cittadini che chi abbandona un animale non commette solo un reato ai danni dell’animale stesso, ma potrebbe rendersi responsabile anche di omicidio colposo.

L’abbandono degli animali, in Italia, è punito dal Codice Penale (art. 727 c.p.) con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per chiunque abbandona animali domestici.

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