Milano / Malpensa
Benedetta e i 10 ribelli d'arte
- 22/09/2023 - 09:23
- Exponiamoci
- Inveruno
- Libri
Benedetta Artefacile ha preso il volo. Per l’influencer di Inveruno - al secolo Benedetta Colombo, 23 anni -, da quel giugno 2021 in cui rilasciò la prima intervista proprio a noi di Logos e aveva poco più di 2 mila follower, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. In soli due anni, ha moltiplicato esponenzialmente i suoi follower, arrivando oggi ad averne quasi 110 mila, e trovando il modo di rendere l’arte e la sua storia cool, comprensibile ai più. Il 26 settembre esce in libreria il suo primo libro: “Indisciplinati – Da Monet a Duchamp: 10 ribelli dell’arte spiegati facile”, edito da DeAgostini. L’abbiamo reincontrata all’alba dell’esordio in tutte le librerie: ecco chi è diventata oggi Benedetta e cosa sogna per il suo futuro. Sono andata a rileggermi la nostra prima intervista, dicevi che a te interessava divulgare l’arte in maniera semplice, pop… cosa è cambiato da allora, a parte il numero dei tuoi follower? Quando hai capito di aver svoltato? “Oggi ho tanti progetti in più, che posso e che sto facendo nella concretezza. Non credo di avere ancora effettivamente svoltato, ma di certo mi sono sentita davvero Benedetta Artefacile quando mi hanno riconosciuta per strada la prima volta: è stato pazzesco!”. Quando sei partita tre anni fa con questa intuizione ti aspettavi di arrivare fin qua? “No, non me l’aspettavo proprio per il numero di persone che ti stanno ad ascoltare. L’arte è ancora percepita come un tema di nicchia e avere così tante persone interessate a ciò che divulgo, è un traguardo vero per me”. Oggi Benedetta che fa nella vita? Cosa sogna di diventare? “Oggi studio alla Magistrale di Storia e critica dell’arte e sogno di continuare con questo lavoro di art influencer, perché più lo faccio, più mi rendo conto che è ciò che voglio fare, ed è bellissimo”. Ci sveli il lato “difficile” della vita di un influencer? Perché tutti credono che sia facile, che basti mettere i post su Instagram… “La vita di influencer è bellissima, non mentirò. Ma ci sono degli aspetti di cui tener conto, come la pressione mediatica: avendo molte persone che ti ascoltano, sono in tanti a essere lì pronti a segnalare un errore, un’inesattezza, alcuni diventando haters, difficili da gestire. E poi tutta la parte editoriale: ogni video è frutto di studio dell’argomento, di definizione di un piano editoriale, di montaggio ed editing… Ho dovuto imparare a far tutto da sola e non è stato semplice”. “Indisciplinati”: raccontaci del tuo nuovo nato. Quando è stato concepito? Come? Da dove è venuta l’idea di raccontare di questi artisti fuori dagli schemi? “Il libro è nato dall’esigenza di voler approfondire, di voler raccontare diverse storie su artisti che mi piacevano. Io sono specializzata nell’arte delle avanguardie, ecco che ho voluto condividere queste storie, che c’entrano con la nostra vita quotidiana”. L’avresti mai pensato di pubblicare un libro tuo? “No, ma era di certo un sogno nel cassetto, e quando ho tirato fuori l’idea, sono stata felicissima che DeAgostini me l’abbia fatta subito realizzare”. Il tuo o i tuoi indisciplinati preferiti? “Ho tre Indisciplinati preferiti: Munch, in primis, perché è estremamente profondo dal punto di vista di studio e perché nei suoi quadri esprime emozioni e sensazioni che proviamo tutti, ma che fatichiamo a esprimere a parole. Poi Duchamp, perché lui è il superamento dell’oggetto ed è stato il fuoriclasse del Novecento, letteralmente. Ma quella a cui sono più affezionata è Frida Kahlo: l’avevo sottovalutata durante il mio percorso di studi, in quanto da me ritenuta troppo pop, ma ora rileggendo i suoi diari e rivedendo la sua vita attraverso i suoi occhi, l’ho amata moltissimo, una vera ispirazione”. Nuovi progetti all’orizzonte? Nuovi traguardi? Nuovi obiettivi? “Ci sono, ma sono molto scaramantica: come per il libro ho aspettato fino all’ultimo perché non mi pareva vero, allo stesso modo dovrete aspettare per tutte le prossime novità. Seguitemi e ne vedrete delle belle!”.
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