Altri tre anni insieme da vivere, altri trent’anni di storia da scrivere. La Pro Loco di Turbigo ha rinnovato tramite elezioni il proprio direttivo e lo ha fatto nell’anno in cui ricorre il trentesimo anniversario di fondazione. Un 2011 intenso, quindi, quello che aspetta la principale associazione del paese, che dopo aver eletto i nuovi consiglieri a inizio febbraio, parte carica di buoni propositi e di promesse. “Son stati tre anni intensi, in cui abbiamo cercato di migliorare Turbigo e di spronare le persone a impegnarsi per il loro paese – commenta Marta Barcaro, riconfermata presidente - Abbiamo ricevuto ancora una volta la fiducia e il gruppo appena eletto, con quattro nuovi consiglieri, si è subito insediato per ripartire immediatamente”. Ecco il nuovo consiglio: Marta Barcaro (Presidente), Romano Bonazzi (Vicepresidente e recentemente nominato dall’Assemblea dei Soci Presidente Onorario), Luca Bottini (Vicepresidente), Francesca Mira (economo cassiere), Laura Fossati, Antonio Faenza, Dante Bolognesi, Elena Azzimonti, Giorgio Merisio, Angelo Cagelli (recentemente nominato dall’Assemblea dei Soci Presidente Onorario), Piero Lucini, Antonio Airoldi, Maurizio Scafidi, Carlo Giudici e Andrea Fossati. Molte le iniziative e i progetti che verranno portati avanti sull’onda lunga dei successi ottenuti sinora: “Punteremo molto sul 'Progetto Crocevia' (quest’anno sono ben 59 i commercianti che hanno aderito) – prosegue il presidente – Per festeggiare invece il traguardo dei trent’anni abbiamo deciso di pubblicare un volume che documenta tutta la storia della Pro Loco, a partire da coloro che sono stati i soci fondatori nel 1981 e ricostruire il suo sviluppo negli anni. Ma organizzeremo anche una grande festa per coinvolgere tutta la cittadinanza”.
I nuovi obiettivi da raggiungere quali saranno? “Nei prossimi anni vogliamo proporre soprattutto eventi indirizzati ai giovani del paese, per coinvolgerli anche nel volontariato. Ciò di cui c'è assolutamente bisogno oggi è di parlarsi, trovarsi, uscire dai propri confini domestici e mentali per comunicare di nuovo e per collaborare insieme. Intendiamo quindi lavorare molto con le associazioni e gli enti locali per creare nuove sinergie e per instaurare un vero rapporto di cooperazione”.

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