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Microelettronica: Pavia, polo in crescita

Il distretto di Microelettrica di Pavia è una vera e propria isola felice, molto di nicchia, ma in grado di contare su oltre 500 addetti tra ingegneri elettronici e dottori di ricerca.
Territorio - Microelettronica

Il distretto di Microelettrica di Pavia è una vera e propria isola felice, molto di nicchia, ma in grado di contare allo stesso tempo oltre 500 addetti tra ingegneri elettronici e dottori di ricerca, di cui un terzo circa, si è formato proprio nell’Ateneo pavese, vero e proprio catalizzatore sul territorio, in grado di attirare e istruire sempre nuove leve, alimentando continuamente un mini-distretto ad alta specializzazione.

Un territorio, quello pavese, oramai riconosciuto come fucina di talenti e imprese del settore, di diverse dimensioni, da multinazionali ad aziende composta da qualche decina di dipendenti: una di queste è Inventum, che da poco ha superato le 40 unità di organico, impresa che nasce dalla volontà di alcuni manager in uscita da Silicon Mitus, gruppo coreano che aveva assorbito molti ingegneri in uscita da Marvell Technologies, big Usa che nel 2017 ha lasciato Pavia.

Una “piccola” realtà totalmente Made in Italy, la prima del suo genere, che sta continuando a crescere, puntando i 6 milioni di euro di ricavi quest’anno, dopo i 4,5 del 2021, al suo primo anno di vita; power management, sviluppi nel settore audio e ora anche la gestione delle batterie per auto elettriche, questi i principali filoni di ricerca dell’azienda lombarda che, vista la grande richiesta nella progettazione microelettronica, sta allargando la propria ricerca anche oltre la provincia pavese, strizzando l’occhio al Politecnico di Milano e a quello di Torino, oltre che agli istituti di Pisa e Bari. Un settore in grande espansione di cui Pavia è una vera propria pietra miliare, perché non esiste solo il caso di Inventum, ma come mostra questa azienda, le opportunità di business sono ancora moltissime, e di conseguenza crescono anche quelle di lavoro per ricercatori e giovani laureati, che iniziano anche a tornare in Italia dopo esperienze all’estero, come dichiarato da Matteo Pisati, direttore di ricerca e site manager di Inventum: “L’aspetto interessante è che vediamo arrivi non solo da Pavia ma anche da Milano, Torino e Napoli. Così come fa piacere vedere giovani che ritornano dall’estero, a giugno ne avremo quattro: due dall’Irlanda, uno dal Regno Unito e uno dalla Svizzera”.

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