Milano / Malpensa
Costretto a lavorare prima dell'intervento
- 10/02/2021 - 21:03
- Inveruno
Un uomo di 58 anni di Inveruno in attesa del pre ricovero per poi essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e la moglie che denuncia un fatto di grave insensibilità. L’azienda per la quale è dipendente da 38 anni lo obbliga a lavorare in presenza, nonostante i medici gli abbiano raccomandato di restare in isolamento nei giorni antecedenti agli esami. “Dal mese di ottobre mio marito lavora in smart working – spiega la donna - Poi ha dovuto comunicare che martedì prossimo si sarebbe assentato per il pre ricovero con necessità, nei giorni precedenti, di rimanere a casa in isolamento. Dall’azienda è invece pervenuta la comunicazione di entrare a lavorare. Mi chiedo cosa possa cambiare in questi giorni”. La storia è quella di un uomo con dei problemi di salute molto gravi. E’ cardiopatico, portatore di defibrillatore e invalido all’85%. Poi la scoperta di avere una ciste renale di Bosniak al terzo stadio che obbliga i medici ad intervenire. La necessità di tale intervento è stata valutata da specialisti di tre discipline differenti. Se dalla ditta hanno assicurato che avrebbe avuto a disposizione un ufficio tutto per lui, senza entrare in contatto con altri dipendenti, il rischio è comunque elevato. “È sufficiente anche il solo uscire di casa per peggiorare le cose”, aggiunge la moglie. La donna spiega che anche i sindacati si stanno attivando a tutela del 58enne. Nella sua famiglia stanno vivendo tutti un momento terribile di angoscia ed è brutto doversi scontrare con la burocrazia di un’azienda che conosci da una vita e che non ti viene incontro. “La cosa peggiore – aggiunge la moglie – è che la comunicazione è pervenuta da un dipendente tramite un semplice messaggio. Ho chiamato in azienda, ma non ho ottenuto risposta e nessuno si è fatto sentire. Mio marito lavora in quella ditta da 38 anni e mezzo e un comportamento del genere è inspiegabile. Siamo delusi e amareggiati per come si sono comportanti. Dopo il pre ricovero dovrà subire un intervento importante in condizioni già deficitarie. Auspichiamo quanto meno delle scuse da parte dei titolari”.
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