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sabato 27 luglio 2024 | ore 22:15

Il Consiglio Regionale 'fa scalo' da noi

Ma nel territorio, intanto, continuano a chiedersi che cosa succederà nel futuro
Territorio - Un momento del Consiglio Regionale

Parole, parole, parole. Tante, troppe! Non è, però, di questo che il territorio ha bisogno oggi. La gente vuole spiegazioni, risposte e, soprattutto, fatti concreti. Chi lavora o vive nella nostra zona (per intenderci l’area che confina con l’aeroporto di Malpensa) chiede progetti, idee e prese di posizione che portino a qualcosa di definitivo e ufficiale. Non è, forse, importante chi farà tutto ciò, se questo o quello schieramento politico, conta solamente che si arrivi ad una decisione seria, attenta e ragionata. E presto, se non subito! Sarà partendo, quindi, da simili presupposti che il Consiglio Regionale, convocato martedì mattina a Volandia, proprio a pochi passi dall’aeroporto di Malpensa, un fatto insolito e significativo per l’area del Castanese e dell’Altomilanese, è stato visto da molti (addetti ai lavori, istituzioni e anche singoli cittadini) come un'occasione mancata. Dalla seduta, infatti, non è che sia emerso, dopotutto, chissà che... Si è parlato di Malpensa, della sua situazione attuale, sono state messe sul tavolo proposte, idee e progetti per rilanciare lo scalo varesino, in vista del domani e di un futuro che non è, poi, così, lontano. Qualcuno ha affrontato il delicato tema della terza pista, che, in fondo, era l’argomento che ha richiamato molti all’appuntamento. Poi l’ambiente, l’impatto sul territorio, le varie valutazioni e opinioni, il lavoro, la crisi e come attivarsi per un possibile rilancio. Tra chi si è detto d’accordo e chi meno si è andati avanti così, tra idee, progetti e tanto altro ancora. Parole, parole, parole! Ma, in sostanza ed a conclusione, di concreto che cosa c’è oggi? Che cosa è cambiato da martedì? E che cosa, soprattutto, c’è di nuovo che, magari, non sapevamo già? E’ questo che la gente comune chiede e vuole: risposte, conferme, spiegazioni. Per capire cosa ne sarà del loro futuro, da quali prospettive e scenari sono attesi domani. (DI ALESSIO BELLERI)

I COMUNI INSIEME: "SERVE CHIAREZZA!"
Continuano a ripeterlo. “Non ci sentiamo adeguatamente informati da Regione Lombardia in merito a quello che succederà all’interno e attorno a Malpensa. Ci riferiamo al futuro dello scalo varesino e, in modo particolare, al delicato tema della terza pista. Oggi ci è stato detto che saremo coinvolti nelle decisioni relative all’aeroporto, ma sarà vero?”. E così Nosate, Turbigo e Robecchetto con Induno, come fatto anche da tutti i comuni del CUV, hanno deciso di far sentire la loro voce consegnando al presidente del Consiglio Regionale, Davide Boni (presente a ‘Volandia’ lo scorso martedì mattina) una lettera firmata dai sindaci per richiedere, appunto, di adoperarsi con il Ministero dell’Ambiente al fine di fermare la V.I.A. di SEA sulla terza pista e attendere i risultati della V.A.S. Regionale sul Piano d’Area Malpensa. Nosate e Robecchetto, inoltre, hanno ribadito la non compatibilità della costruzione di una terza pista con il territorio del Parco Ticino e con la salute delle popolazioni che lo abitano. La doverosa precisazione, comunque, è che questi Comuni non sono contro Malpensa: molti dei loro cittadini lavorano proprio in aeroporto! Tuttavia, ritengono che lo scalo possa allo stesso modo ampliare la portata di passeggeri annui e possa svilupparsi con solo due piste in funzione. Meglio, quindi, ribadiscono a gran voce, investire i soldi della terza pista nel miglioramento dei collegamenti, creando un sistema integrato di aeroporti del nord. (DI ALESSANDRA CACCIA)

DAL CONSIGLIO COMUNALE DI TURBIGO: "VOGLIAMO CHIAREZZA!"
Doveva essere il consiglio comunale delle ‘rivelazioni’ sulla futura terza pista a Malpensa, ma la delicatezza della questione e la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti ha condotto la Giunta Comunale di Turbigo a prendersi del tempo e a rimandare il dibattito ad un’altra seduta consiliare. Nonostante questo, l’incontro dell’altro giorno ha permesso di far emergere in tutta la sua importanza l’argomento. E’ stato Giuliano Cipelletti di Turbigo da Vivere a sottolineare che “Il fatto della terza pista di Malpensa è troppo importante per la nostra vita e per chi ci sarà, soprattutto per l’impatto che tale intervento avrà sull’ambiente attorno allo scalo varesino”. Ha incalzato poi il capogruppo Marco Cagelli: “Occorre porre rimedio alle poche notizie in merito, anche dal punto di vista scientifico, sulla natura e sull’impatto di questo intervento territoriale”. E ha aggiunto: “Non è possibile slegare Malpensa dalle altre infrastrutture che presto sorgeranno qui da noi o comunque presso il nostro comune”. L’Assessore all’Ecologia, Fabrizio Allevi, ha poi chiuso l’accenno al problema della terza pista dichiarando che “Il Comune di Turbigo, così come gli altri comuni limitrofi, si è, già, attivato per avere un quadro preciso della situazione. Proprio in occasione del Consiglio Regionale a Volandia abbiamo finalmente percepito la volontà di Regione Lombardia di coinvolgere le amministrazioni comunali per conoscere cosa Malpensa intende realizzare e quali saranno le ricadute su questa area”. (DI LUCA BOTTINI)

PARLA IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PDL, SANTE ZUFFADA:
“Il Consiglio Regionale a Malpensa non deve essere letto come una mera passerella mediatica, come qualcuno, erroneamente, ha inteso sottolineare. Piuttosto, come spiegato dal presidente Roberto Formigoni, si è trattato di un segnale di concreta vicinanza a questi territori e alle loro comunità”. A ribadirlo è il consigliere regionale del PdL Sante Zuffada, che si è soffermato analizzando la questione ‘Terza Pista’: “Nella redazione più sollecita possibile del nuovo Piano d’Area Malpensa, si rincara la necessità di coinvolgere in maniera partecipata, non solo i comuni del sedime aeroportuale della provincia di Varese, ma anche i quattro comuni dell’Altomilanese (Nosate, Turbigo, Robecchetto con Induno e Castano Primo), che erano compresi nel precedente Piano d’Area Malpensa. Premesso l’impegno di Regione Lombardia a porre in essere azioni che garantiscano un inserimento ambientale dello scalo sempre più compatibile con il territorio circostante, va sottolineato quanto ribadito anche oggi (martedì ndr) dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, che, relativamente alla terza pista, ha confermato la validità della precedente VAS e la volontà del Governo Regionale di attenersi agli appositi studi resi pubblici, fin dal 2007, che si muovono, appunto, in una prospettiva di ottimizzazione ambientale”.

LA PAROLA AL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD, FRANCESCO PRINA:
“Il volume di traffico aereo su Malpensa è ben lungi da quanto previsto negli anni addietro e dal picco registrato nel 2007 (500 mila tonnellate di merce e 34 milioni di passeggeri). Anche se, nel suo complesso, l’aeroporto ha saputo evitare il peggio, vedendo comunque una buona tendenza dopo il crollo del 2008, ritengo che tutto il Piano d’Area e di Sviluppo di Malpensa necessiti di una rivisitazione alla luce delle mutate condizioni e della giusta valutazione dell’integrazione con gli altri scali del Nord, anche fuori Lombardia”. Dice il consigliere regionale del PD, Francesco Prina. “L’ipotesi di una terza pista va verificata attentamente sotto il profilo dell’impatto ambientale, soprattutto per la salvaguardia del Parco del Ticino, dei comuni limitrofi e del territorio in prossimità dello scalo. Va inoltre studiata la domanda di traffico reale da qui ai prossimi 20 anni. Allo stato attuale è necessario fare delle considerazioni a livello europeo per evitare di consumare altro territorio in modo sconsiderato. Ritengo indispensabile aprire un confronto a tutto campo su un’ipotesi di sviluppo aeroportuale proiettata a medio e lungo termine, stabilendo un assetto dei volumi di traffico tra Linate, Malpensa, Orio al Serio e Montichiari. La questione del territorio, sotto il profilo ambientale e sociale, è fondamentale.

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