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martedì 26 novembre 2024 | ore 18:44

Alla ricerca delle... uova

Volete regalarvi una minivacanza nel periodo pasquale? Allora traete spunto da uno dei simboli di questa festività: le uova, non solo di cioccolato!
Solo cose belle - Uova di Pasqua (Foto internet)

Di cioccolato, sode, di cartapesta: con l’arrivo della Pasqua case e negozi del nostro Paese si riempiono di uova di ogni dimensione e tipologia, da quelle commestibili a quelle decorative, trasformando stanze e scaffali in coloratissimi e dolcissimi nidi.
E mentre in Italia l’uovo di cioccolato è diventato con il tempo un vero e proprio simbolo del periodo pasquale, in altri paesi del mondo le uova - di ogni genere - hanno assunto diversi significati e sono protagoniste tutto l’anno. Dove e come? Scopritelo insieme a noi, visitando queste mete selezionate da Volagratis.com, il pioniere dei motori di ricerca per voli. Un'occasione per trascorrere qualche giorno di vacanza, insieme alla famiglia, alla ricerca delle uova più strane del mondo.

Spagna, Teatro-museo Dalì (Figueres)
Per Salvador Dalì l’uovo era un simbolo incredibilmente potente: con il suo interno molle protetto da un guscio esterno duro, rappresentava sia la nascita della vita che l’universo intero. Non è strano, dunque, che l’artista abbia deciso di renderlo uno dei protagonisti del suo Teatro-Museo di Figueres, in Catalogna: un progetto nato dalla sua mente e ospitato nella città che lo vide nascere nel 1904. Impossibile non notarlo: l’uovo compare più volte sul tetto dell’edificio in formato gigante, candido e imponente, pronto ad accogliere i visitatori che vogliono scoprire più da vicino l’artista surrealista e il suo genio.
Ucraina, Museo del Pysanka
In Ucraina la tradizione delle uova pasquali dipinte a mano (pysanka) è una cosa seria, tanto che la cittadina di Kolomyja, nel sud ovest del Paese, le ha dedicato un intero museo. Il Museo del Pysanka raccoglie oltre 10mila uova decorate con i motivi e i colori più disparati, appartenenti a diversi territori e a diverse epoche. Le più antiche risalgono al XIX secolo, le più lontane arrivano dal Canada, ma non mancano anche quelle dal Pakistan, dall’India o dalla Francia. Un vero e proprio giro del mondo, seguendo le tracce di un’usanza secolare. Creato nel 1987, il museo saluta tutti i visitatori con all’ingresso un uovo colorato di oltre 14 metri d’altezza: il più grande del mondo.
Francia, Museo-Parco di Mèze
Nel sud della Francia, a Mèze, in Occitania, c’è un’area di oltre 40 chilometri quadrati, luogo di ritrovamenti archeologici eccezionali. Era il 1996 e, tra fossili e ossa, lo studioso Alain Cabot riportò alla luce anche un numero incredibile di uova di dinosauro ancora ben disposte all’interno degli antichissimi nidi. Oggi l’intera zona è diventata un museo-parco all’aria aperta dedicato a chiunque voglia scoprire un po’ di più la storia di questi grandi rettili del passato, dalla loro nascita alla loro tragica estinzione. Uno spazio interattivo, immerso nella natura e ricco di uova che risalgono a milioni di anni fa. Un modo decisamente originale di celebrare la Pasqua.
Russia, Museo Fabergé (San Pietroburgo)
Le Fabergé, realizzate dagli artigiani russi dell’omonima maison di gioielleria, sono le uova più preziose del mondo. Nate nel 1885 su richiesta dello zar Alessandro III per la moglie Maria Fëderovna e diventate poi una tradizione pasquale della famiglia imperiale, queste piccole meraviglie sono vere e proprie opere d’arte, ricche di pietre dal valore inestimabile e curate in ogni dettaglio. Oggi alcune di loro sono ospitate all’interno del Palazzo Šuvalovskij di San Pietroburgo, dove nel 2013 è stato inaugurato il Museo Fabergé. Un’occasione imperdibile per vedere da vicino la maestria e l’attenzione dei gioiellieri degli zar del XIX e XX secolo.
Canada, Vegreville Egg (Vegreville)
Vegreville è una cittadina dell’Alberta, nel Canada occidentale, abitata da poco meno di 6mila persone ed è nota per una peculiarità demografica: la maggior parte dei suoi abitanti discende da immigrati ucraini. Per omaggiarli, il Comune ha deciso di creare una grande scultura che ricordasse una delle tradizioni più tipiche del loro Paese d’origine: la decorazione delle uova. Il gigantesco uovo di alluminio colorato, realizzato dallo scultore Paul Maxum Sembaliuk, è lungo 9 metri e pesa 2,5 tonnellate, numeri che lo rendono il secondo più grande al mondo, dopo quello all’ingresso del Museo del Pysanka nella cittadina di Kolomyia, in Ucraina. Un record del quale andare fieri.
Germania, Osterei-Museum (Sonnenbühl)
Nel sud della Germania, nello stato del Baden-Württemberg, esiste una piccola cittadina nota soprattutto come zona sciistica in inverno e come località di villeggiatura in estate: Sonnenbühl. Tra sport e relax, questo luogo vanta un’attrattiva davvero particolare: in un piccolo edificio del centro, un tempo adibito a scuola, è ospitato un museo interamente dedicato alle uova di Pasqua. Inaugurato nel 1993, l’Osterei-Museum conserva al suo interno oltre 900 uova, tutte diverse per colore, materiale e funzione. La collezione di oggetti, nata da un’idea di alcune signore del posto, continua a crescere di anno in anno.
Romania, Museo delle Uova (Vama)
Una delle più grandi collezioni al mondo di uova decorate si trova nella cittadina di Vama, nel nord della Romania. Con i suoi oltre 7mila esemplari, il Museo delle Uova vuole far conoscere ai suoi visitatori una delle arti e delle tradizioni più antiche di questo territorio, mantenerla viva e, soprattutto, metterla in pratica grazie a workshop e laboratori. Le uova provengono da diverse aree del pianeta, dalla stessa Romania al Giappone, e sono esposte all’interno di teche organizzate e divise per area geografica. Un vero giro del mondo attraverso una forma d’arte studiata in ogni dettaglio.
Polonia, Muzeum Pisanki (Ciechanowiec)
Il Muzeum Pisanki, inaugurato nel 2004, fu il primo aperto in Polonia interamente dedicato alle uova decorate. Ospitata all’interno del Museo dell’Agricoltura della cittadina di Ciechanowiec, la collezione conta oltre 1900 uova e nacque grazie alla donazione di due privati appassionati di questa affascinante tradizione dell’Europa centrale. Ogni piccola opera d’arte è diversa, sia per colori che per materiali utilizzati: ce ne sono alcune decorate con semi di papavero e chicchi di riso, altre in legno e altre ancora in tessuto o in cera. La maggior parte è polacca, ma non mancano esemplari anche da altri Paesi come la Russia, la Cina, il Giappone e, addirittura, il Kenya.

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