Milano / Malpensa
"Una sanità sempre più vicina"
- 27/03/2015 - 17:29
- Salute
Una sfida nella sfida, perchè una presenza così numerosa di amici e simpatizzanti di Forza Italia era da tempo che non si concretizzava. Lo scorso sabato, all’Hotel Marriot di Milano, il Vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani, di fronte ad una platea gremitissima, ha avuto modo di presentare la riforma sanitaria che il suo partito vuole presentare per il sistema sanitario lombardo. “Vogliamo cambiare il Paese e vogliamo farlo partendo dalla salute - ha detto - ormai sono due anni che sono responsabile della Sanità di Regione Lombardia e posso affermare, avendola girata in lungo in largo, che dobbiamo andare orgogliosi che in ogni nostro ospedale si possano trovare eccellenze nei medici, negli infermieri, nei paramedici e negli amministrativi. Vi è davvero una qualità generale elevatissima che richiama molti pazienti dal resto d’Italia e dall’intera Europa”. I numeri parlano chiaro, nella sola zona di Milano e provincia si contano 28 Ospedali pubblici e 25 Ospedali convenzionati per un totale di 15.992 posti letto e ben 37.120 persone che lavorano, a vario titolo e per varie competenze, nel sistema sanitario. “Solo nello scorso anno - continua Mario Mantovani - abbiamo fatto 234 milioni di investimenti in edilizia e 1317 tra assunzioni e stabilizzazioni. Il nostro impegno per garantire equità di cure e libera scelta, con pari egorazione tra pubblico e privato, è costante. Un plauso va però, sicuramente, anche alle 8.000 associazioni di volontariato (per quasi 1 milione di persone coinvolte) che si adoperano per gli altri accrescendo l’eccellenza del nostro territorio”. Entrando nel merito delle proposte della riforma, la prospettiva è il futuro prossimo e più lontano. Basti pensare che nel 2030 in Lombardia si avranno 3 milioni di over 65 e 1 milione di over 80 che richiedono il 70% delle risorse del sistema sanitario. “Integrazione con il territorio, coinvolgimento di medici di base e farmacie è fondamentale per i pazienti cronici - spiega Mario Mantovani - io vorrei arrivare all’AIS (Aziende Integrate per la Salute) con cui l’Ospedale si apre alle aree territoriali ed in cui il paziente, una volta dimesso, viene direttamente indirizzato su strutture locali che lo possano gestire e accudire”. Per la trasparenza amministrativa si è gia partiti con la fatturazione elettronica e “spero che entro l’estate tutti i Pronto Soccorso entrino in ‘rete’, così che dal cellulare o tablet ognuno possa monitorare i tempi di attesa”.
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