Milano / Malpensa
Valentina, giovane consigliera
- 06/06/2014 - 15:21
- Busto Garolfo
La chioma rossa e il sorriso sincero. Una giovane ragazza di 25 anni. Valentina Tunice, dopo la maturità scientifica, frequenta e si laurea in Infermieristica presso l'Università degli Studi di Milano. Oggi presta servizio, nel reparto di pediatria, presso l'ospedale di Busto Arsizio. Da sempre impegnata nell'ambito oratoriano, quest'anno è coordinatrice del gruppo preadolescenti nel paese dove abita, Busto Garolfo. Valentina è stata scelta con ben 113 preferenze alle ultime elezioni comunali, per la lista vincente 'Busto Garolfo - Paese Amico', aggiudicandosi un posto in Consiglio. Abbiamo scelto di incontrarla per scoprire le motivazioni che l'hanno portata a candidarsi alle ultime elezioni politiche, per conoscere aspettative e progetti. Eletta in Consiglio Comunale a 25 anni... perché questa scelta? Cosa ti ha spinto a buttarti in questa 'avventura'? “Il mio ingresso nella gestione della cosa pubblica è avvenuto inizialmente per caso quando quasi un anno fa sono stata invitata da Susanna Biondi, attuale sindaco di Busto Garolfo, a partecipare ad un incontro dell'Associazione 'Sottosopra' (il cui scopo è attivare un laboratorio politico, di impegno civico, di promozione culturale e ricreativa)” - ci racconta Valentina Tunice. “Due sono i motivi che mi hanno spinta a frequentare le riunioni: in primo luogo il mio attaccamento a Busto Garolfo, paese in cui sono cresciuta e vivo, terra in cui sono profondamente salde le mie radici; in secondo luogo perché riunione dopo riunione mi sono accorta di condividere i pensieri e i modus operandi utilizzati dagli associati. Da lì è stato un susseguirsi di passaggi avvenuti in modo molto naturale, senza forzature, che mi ha portata a candidarmi come consigliera comunale”. Una campagna elettorale lunga ed intensa: quali i momenti più belli, le fatiche e quando invece avete compreso che potevate farcela? “La nostra campagna elettorale è iniziata presto rispetto al consueto, un percorso intenso il cui filo conduttore ed indispensabile è stato uno: l'incontro con il cittadino, che esso sia il singolo, l'associazione, l'ente... E' stato un cammino prolungato nel tempo, con i pregi e i difetti che normalmente ne derivano. Ci sono stati momenti in cui ero tranquilla del lavoro che stavamo svolgendo, convinta e sicura che ce l'avremmo fatta, alternata da altri in cui mi chiedevo: “Ma chi me lo fa fare? Perché mi sono messa in questo ginepraio?”. Affermo senza indugi che il momento più bello è stato quando mi sono accorta che siamo diventati un gruppo, e non lo dico perché sono coinvolta, ma perché è oggettivamente vero. Condividere tempo, discussioni, fatiche e gioie, conoscere sempre di più le singole persone, ci ha portati ad essere un gruppo coeso, dinamico e valido”. Quali le potenzialità e le risorse per ridare centralità a Busto Garolfo nel territorio? “Sicuramente come gruppo puntiamo sulla trasparenza, sulle decisioni condivise e sul concetto di comunità, fin troppo ignorato nella società dei nostri giorni. Non vogliamo dimenticarci di quello che già esiste: un buon numero di associazioni presenti e molto attive, enti che lavorano a pieno ritmo, centri aggregativi e sportivi che con dedizione cercano di raggiungere i loro obiettivi con gli strumenti che hanno a disposizione. Da qui vogliamo partire per fare in modo che queste potenzialità aumentino sempre più, che siano sempre più in collegamento e riescano a lavorare sinergicamente tra loro”. Colpisce sempre che ci siano giovani entusiasti di partecipare alla vita politica e sociale del proprio paese, del quale decidono insieme di prendersene cura, con la volontà e la forza di pensare e decidere un futuro migliore per tutti.
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