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sabato 27 luglio 2024 | ore 20:20

Un 'Salto nel Buio' con Simone Macchi

A Robecchetto con Induno fino al prossimo 31 maggio si potrà visitare 'Salto nel Buio', la terza mostra fotografica legata all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Eventi - 'Salto nel Buio'

A Robecchetto con Induno fino al prossimo 31 maggio si potrà visitare 'Salto nel Buio', la terza mostra fotografica legata all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. È2 un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU – spiega il sindaco Giorgio Braga – Ingloba 17 obiettivi (SDG - Sustainable Development Goals) che riguardano diversi temi, come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. La mostra fotografica verte sull'Obiettivo 3 "Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età" e l'Obiettivo 15 "Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri".

La mostra fotografica 'Salto nel Buio' di Simone Macchi è stata allestita nella biblioteca comunale 'Alda Merini', in via Novara 11 e riguarda i temi 'Salute e benessere' (SDG 3) e 'Vita sulla Terra' (SDG 15). È visitabile dal lunedì al sabato, ad ingresso libero, nei normali orari di apertura: lunedì e martedì dalle 15 alle 19; mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19; venerdì dalle 10 alle 12.30; sabato dalle 9 alle 12.30.

Fare “un salto nel buio” significa operare una scelta pericolosa senza poterne prevedere il risultato; abbandonare un rifiuto è già un’azione banale con un potenziale distruttivo enorme, ma se il rifiuto portasse con sé un potenziale virus, la situazione potrebbe diventare catastrofica. Diverse ricerche scientifiche in corso cercano di capire come e quali animali selvatici potrebbero essere infettati, ad esempio, dal SARS-CoV-2, col rischio di morire oppure divenire possibili veicoli di varianti o mutazioni per noi sconosciute. L’autore della mostra Simone Macchi traspone per ipotesi tale scenario nell’habitat a lui più caro: le foreste riparie del fiume Ticino.

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