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Territorio, Meteo

"Arrivano i primi temporali"

Dopo i giorni di grande caldo, con il weekend più 'infuocato' dell'estate, la struttura anticiclonica inizierà a cedere. Marcello Mazzoleni: "Inizia un diffuso e prolungato calo delle temperature, a testimonianza del decadimento stagionale".

Troppo caldo e notti roventi? Quello che abbiamo vissuto è stato, forse, l'ultimo grande weekend estivo di caldo intenso. Marcello Mazzoloni, noto studioso del meteo locale, ci avvisa infatti di un primo cedimento in quota, con conseguente avvicinarsi dei primi temporali.
"La giornata odierna vedrà fra il tardo pomeriggio e la serata la riattivazione dell'instabilità atmosferica sui rilievi alpini e sulle zone ad essi adiacenti, in quanto è già in atto il progressivo cedimento della struttura anticiclonica in quota, unito ad un primo calo termico nella media troposfera: dagli attuali -7 gradi a 5.800 metri, passeremo infatti ai -10 gradi in serata. E questo basta e avanza per innescare i temporali.
Certo di fare cosa gradita, con l'obiettivo di organizzare al meglio le attività in programma all'aperto e di tutelarci dalla possibilità di incorrere negli improvvisi temporali tipici delle fasi di senescenza delle strutture anticicloniche - sempre troppo poco pubblicizzati, in un mondo mediatico che parla solo di caldo e di siccità - pubblico qui di seguito dove e quando immagino i fenomeni, con focus come sempre qui tra Piemonte, ovest Lombardia, Canton Ticino e zone limitrofe:
- si parte a livello sparso dalle ore 13/15 sui rilievi fra To, Ao, Bi e Vc e a livello locale su quelli fra Cn e Im
- dalle ore 15/17 a livello sparso anche sui rilievi fra Vb e Ti-Ch e locale su quelli fra Ge, Al, Pv e Pc
- dalle ore 17/19 a livello sparso avremo poi rovesci e temporali su tutta la cerchia alpina fra Cn, To, Ao, Bi, Vc, Vb, Ti-Ch, So e localmente anche su Prealpi, Laghi e pedemontane fra Va, Co, Mb, Lc, Bg e Bs
- dalle ore 19/21 a livello locale anche in pianura fra Vc, Pv, No, basso Va, bassa Co, Mb nonché sulle colline fra At e Al
- dalle 21/23 a livello isolato anche tra milanese e lodigiano.
Le precipitazioni saranno intervallate da pause di varia durata tra un episodio e quello successivo, e proseguiranno sino alla prima parte della notte di domani, quando si esauriranno a partire da ovest del territorio di riferimento (ore 00/02) verso est entro l'alba (ore 02/04) di domani.
Gli accumuli saranno estremamente variabili, come sempre accade nella stagione estiva, e in genere compresi fra 5 e 25 litri di pioggia per metro quadrato ove presenti, con accumuli localmente anche di molto superiori, ragion per cui occorre prestare prudenza nelle località notoriamente censite a rischio idrogeologico.
I fenomeni, come sempre accade coi temporali estivi, saranno intensi a livello isolato e saranno accompagnati da forti raffiche di vento e da sparute (ovvero su meno dell'1% del territorio) grandinate con chicchi comunque di piccole dimensioni, stanti le correnti ascensionali piuttosto blande e scarsi contrasti termici tra la media e la bassa troposfera.
A proposito di dislocazione territoriale delle precipitazioni ricordo che per fenomeni "diffusi" si intende oltre il 90% del territorio, per "sparsi" si intende quando coinvolgono circa il 50% delle zone, per "locali" circa il 25% e per "isolati" meno del 5% delle aree. Ricordo infine che, allo stato attuale della conoscenza scientifica, non è possibile individuare all'interno della stessa provincia o zona quali località saranno interessate e quali escluse dai fenomeni.
Come sempre, l'invito è quello di verificare di persona la bontà di questa analisi, tenendo sempre un margine di un'oretta/oretta e mezza di anticipo o di ritardo, perché le precipitazioni non seguono i confini amministrativi e non iniziano e finiscono allo stesso orario neppure nella stessa zona.
E anche dove i fenomeni non arriveranno in pianura, dalle zone pianeggianti vedremo agevolmente le nuvole al tramonto e poi le spettacolari fulminazioni serali guardando verso i rilievi. Le stesse che incantavano il giovane Eugenio Villoresi quando sin da ragazzo, contemplando i temporali verso i rilievi nelle serate estive, sognava di sfruttare ad uso irriguo tutte quelle precipitazioni che vedeva verso i monti e che non riuscivano a raggiungere la pianura".

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