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Eventi, Nerviano

"Fiera, così a rischio"

Avanti così, è a rischio. E' un funesto presagio quello dell'ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi sulla fiera di San Fermo.

Avanti così, è a rischio. E' un funesto presagio quello dell'ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi sulla fiera di San Fermo. Macchina fotografica in mano e passo spedito, l'ex primo cittadino del Municipio del Monastero degli Olivetani è andato a misurare la temperatura dell'attrattività della tradizionale rassegna e non ne ha tratto conclusioni confortanti. "Partiamo da quanto riportato nel programma dell'amministrazione comunale dove si dice di puntare alla caratterizzazione e valorizzazione delle fiere - spiega Cozzi - dato atto che si rende necessario come ogni anno rendere attrattiva la fiera di San Fermo con iniziative ulteriori rispetto alle consuete bancarelle". Cozzi comincia con il fare quattro conti: "per fare questo sono stati spesi 1342 euro per sessanta giochi di legno posizionati in piazza Italia, prima erano i giochi dei nonni, adesso li chiamano giochi dei cortili ma la sostanza non cambia, ed è proprio in questa frase l'errore, li si rende necessari e sembra un obbligo, in realtà è giusto farlo , se vi è veramente la volontà di valorizzarla, altrimenti le cose fatte per forza escono male e così purtroppo è successo". Il sole non torna a splendere neppure, per Cozzi, quando si posa lo sguardo sul numero degli ambulanti presenti: "erano 41 quest'anno, il numero più basso di sempre di preesnze, che sia in calo il numero degli ambulanti a mercati e fiere è un dato di fatto, ma qui si è andati oltre, di sicuro non ha giovato la concomitanza con la fiera di Cerro Maggiore che si poteva tranquillamente evitare". Cozzi torna poi a parlare dei giochi che, afferma, "sono rimasti praticamente deserti perché posizionati sotto un sole cocente, seppur belli". L'ex sindaco riporta poi indietro la memoria all'ultimo consiglio comunale dove, dice, "a una nostra domanda precisa sul futuro della fiera, la risposta di chi oggi amministra Nerviano è che simili manifestazioni non hanno futuro per la crisi e il diminuire del numero degli ambulanti". Un quadro che Cozzi definisce "desolante" e rispetto al quale individua una contraddizione con il manifestato desiderio di valorizzarle. "La realtà - conclude amaramente- è che ci stanno portando all'estinzione delle fiere storiche di Nerviano". Un elemento di tradizione e di aggregazione rischierebbe quindi di venire meno per sempre.

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