Là, fermo sulla riva. Gli occhi fissi, a scrutare la situazione e tutto quello che gli sta attorno. "Presto, correte... c'è una persona in pericolo in acqua". E, in men che non si dica, allora eccolo che interviene. Sì, perché Zeus è un cane da salvataggio.
Là, fermo sulla riva. Gli occhi fissi, a scrutare la situazione e tutto quello che gli sta attorno. "Presto, correte... c'è una persona in pericolo in acqua". E, in men che non si dica, allora eccolo che interviene. Sì, perché Zeus è un cane da salvataggio. "Ossia quegli animali addestrati appunto per dare il loro supporto e sostegno in caso di emergenze o situazioni di criticità al mare, al lago o in qualche corso d'acqua e non solo - racconta Roberto Brullo, il suo conduttore (di 'Salvamento Genova - sezione di Pavia') - Come funziona, poi, l'attività: diciamo che è una lavoro di squadra in tutto e per tutto; ci si muove, insomma, in sinergia, in quanto è essenziale che ci sia la massima sintonia tra soccorritore e cane". Veri e propri "angeli a quattro zampe", alla fine, come qualcuno li ha ribattezzati. "La loro presenza e quello che fanno quotidianamente è importantissimo - continua Brullo - Zeus, ad esempio, è addestrato per vari tipi di interventi ed anche per svolgere servizio di prevenzione. Quando è in spiaggia, infatti, non distoglie mai lo sguardo dalla gente che sta facendo il bagno, in particolar modo tiene sempre sotto controllo chi mette spesso la faccia sotto l'acqua, in quanto da un semplice movimento appunto del bagnante riesce a rendersi conto quando c'è un pericolo, andando così in allerta e facendo scattare tutte le necessarie manovre di emergenza. Non dobbiamo, dunque, mai dimenticarci di quanto siano fondamentali: con lui, tanto per meglio far capire, ho fatto quattro salvataggi, di cui una bambina di 11 anni in un lago".
"C'È UNA PERSONA IN PERICOLO IN ACQUA": ARRIVA ZEUS