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Sport, Milano

Seba Frey: carriera da 'numero uno'

La chiamano la “solitudine dei numeri uno”, ma lui alla fine ogni volta che indossava quella maglia, appunto con il numero 1 stampato sulle spalle, e scendeva in campo, era tutt’altro che solo.

La chiamano la “solitudine dei numeri uno”, ma lui alla fine ogni volta che indossava quella maglia, appunto con il numero 1 stampato sulle spalle, e scendeva in campo, era tutt’altro che solo. Anzi, un vero e proprio trascinatore, capace di diventare un tutt’uno con la difesa e il resto della squadra. Un mix di carisma, esplosività, istinto e tecnica. Perché Sébastien, per tutti Seba Frey è stato molto di più di un semplice portiere. “Penso che la generazione anni ‘90 e 2000 ha lasciato un segno davvero grande nel cuore della gente e dei tifosi - racconta lo stesso Frey - E questo in particolar modo lo vediamo quando ci spostiamo per l’Italia e non solo, per partecipare ai vari eventi. Bello, insomma, ricevere e percepire quanto sia ancora enorme l’affetto delle persone nei nostri confronti, pur avendo smesso di giocare ormai da anni”. Inter, Parma, Fiorentina, Genoa e Verona: quanti ricordi legati al campionato italiano, quella serie A che è sempre stata e, in fondo, rimarrà per sempre la sua seconda casa e che, ancora oggi, allora, (diversamente non potrebbe essere), segue con particolare interesse e attenzione. “Non c’è dubbio che in questo momento l’Inter è la squadra più forte - commenta - Sono diverse stagioni, infatti, che i nerazzurri stanno lavorando su un progetto importante e vincente, come hanno dimostrato i risultati; senza dimenitcare che a Milano, sponda interista appunto, oggi c’è una figura come quella di Beppe Marotta, vero punto di riferimento e maestro indiscusso nel mondo del calcio. Ovvio ogni stagione è a sé, si parte favoriti, ma non bisogno mai perdere la concentrazione, perché anche le altre compagini continuano il loro percorso per essere sempre più competitive. Occhio, ad esempio, al Milan, quindi mi incuriosisce la Juventus con il nuovo allenatore Thiago Motta, senza dimenticare, infine, la Roma e il Napoli, che con Antonio Conte vorrà tornare assolutamente ad essere tra i protagonisti. Credo, insomma, che un po’ alla volta si sta rialzando il livello della serie A e questo è fondamentale”. Portiere, alla fine, grande punto di riferimento di un calcio che ha conquistato e fatto sognare praticamente tutti. Portiere, alla fine, capace di lasciare un segno indelebile. “La scuola italiana dei portieri è sempre stata e sempre rimarrà la migliore, quindi passare da qui, a livello tecnico e tattico, penso che sia una tappa essenziale per un calciatore”.

FREY: CARRIERA DA 'NUMERO UNO'

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