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Territorio, Commercio, Politica, Viaggi

Banca dati nel turismo: Lombardia pilota

Turismo: assessore Mazzali incotra le associazioni di categoria per discutere l'avvio della Banca dati nazionale delle strutture ricettive e cin.

L'assessore Barbara Mazzali ha incontrato a Palazzo Lombardia i rappresentanti delle principali associazioni di categoria (CLAAI Lombardia, CNA Lombardia, Confartigianato Lombardia, Confcommercio Lombardia, Confesercenti Regionale della Lombardia, Confindustria Lombardia) per discutere e presentare l’avvio della sperimentazione della Banca Dati nazionale delle strutture ricettive e il rilascio del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questa misura, già adottata in passato dalla Regione Lombardia, viene ora estesa a livello nazionale.

L’assessore Mazzali ha chiarito alcuni punti chiave riguardo il passaggio da CIR a CIN e ha discusso l’applicazione del Decreto Ministeriale del 6 giugno 2024, che regola l’interoperabilità della banca dati nazionale delle strutture ricettive con la banca dati regionale. Regione Lombardia è stata scelta come ente pilota per avviare la sperimentazione. "Come Regione pilota - ha spiegato Mazzali - potremo testare la procedura e proporre semplificazioni per ridurre al minimo gli adempimenti in capo alle nostre strutture ricettive."
Le date di inizio della sperimentazione sono prossime, con le Associazioni di categoria si è concordato di realizzare dei test con un gruppo selezionato di strutture prima di allargare la sperimentazione a tutta la platea delle strutture ricettive lombarde. Il tavolo di lavoro con le associazioni seguirà tutta la sperimentazione attraverso dei momenti di confronto periodici

Durante l’incontro, l’assessore ha evidenziato l’approvazione in Giunta Regionale dello scorrimento della graduatoria del bando strutture ricettive, con un ulteriore finanziamento di 24,5 milioni di euro in aggiunta ai 30 milioni già messi in campo lo scorso anno. Ha sottolineato il proprio impegno nel promuovere la qualità dell’offerta turistica e nel supportare le imprese locali; la misura, a conclusione delle ultime verifiche, potrà interessare oltre 80 strutture ricettive lombarde e generare un indotto complessivo di oltre 60 milioni di euro.
L’incontro si è concluso con l’impegno a mantenere un dialogo aperto e costruttivo durante tutta la fase di sperimentazione.

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