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Musica, Bernate Ticino, Cuggiono

Massimo De Ciechi: una vita tra musica e poesia

L'artista cuggionese ci racconta il percorso che l'ha portato a realizzare la sua nuova opera poetica 'Di cento foglie raccolte dal selciato cerco germoglio’.

La poesia è tra i più veri e autentici mezzi per esprimere le proprie emozioni. Massimo De Ciechi ha fatto dell’amore per la letteratura e la musica lo strumento per raccontare la propria intima visione della vita. Sulla scena artistica dal 1986 con l’album d’esordio ‘Quando la vita è amore’ pubblicato con il gruppo Aurora, di cui è ancora membro, Massimo giunge nel mondo della poesia nel 2005 con la silloge ‘Ritratti e tratteggi di improvvisi smarrimenti pendolari’ seguita poi nel 2009 da ‘All’angolo nascosto del nostro silenzioso e dedicato incontro’. L’artista negli anni non ha mai smesso di tradurre le sue emozioni in musica e parole; ha dato voce ai più profondi aspetti della sua vita regalando al pubblico gli album ‘Questo strano viaggio’, ‘Dietro laterale’ e ‘L’uomo con gli occhiali tempo primo’ oltre ai singoli ‘È un cuore’ e ‘Ad ogni ora della vita’. La silloge ‘Lasciando che il pensiero muti il fremito in poesia’ e l’antologia ‘Cinquanta passi o poco più’ precedono l’ultimo componimento poetico di Massimo in uscita in questi giorni. ‘Di cento foglie raccolte dal selciato cerco germoglio’ è un primo viaggio nel mondo degli haiku, un’antica forma poetica giapponese composta da tre versi e diciassette more secondo lo schema 5/7/5. La Natura diviene potente protagonista di un componimento dove, verso dopo verso, l’artista ne esalta le forme semplici e immediate: la carezza dolce del vento, la fortezza degli alberi, il frastuono impetuoso dei temporali e ancora la leggerezza delle nuvole o la delicata presenza della luna. Cambi di prospettiva portano poi il lettore a immergersi nell’intimo mistero del ‘sé’, in una perenne oscillazione tra solitudine e condivisione. “L’incontro con la tecnica haiku è avvenuto per caso - ci racconta l’autore - quando durante la cerimonia di premiazione di un concorso letterario, uno dei premiati ha presentato un libro di poesie haiku. Mi è bastato cogliere alcuni concetti per decidere di sperimentare. Successivamente ho approfondito la conoscenza di questo universo. Questa evoluzione è testimoniata dal mese e l’anno riportati sotto ogni componimento, a ricordo del momento d’ispirazione”. Il libro contiene dieci tavole di acquerelli realizzati da Sofia De Ciechi, figlia dell’autore e talento raro nel panorama artistico. Ogni opera è nata seguendo magistralmente il naturale ritmo di ogni verso, in un intreccio tra arte e poesia che regala al lettore un‘esperienza unica e travolgente.

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