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Nerviano

La Pasqua islamica divide il mondo politico

Per il sindaco Daniela Colombo tutto si è svolto nella regolarità, per l'ex sindaco Massimo Cozzi non esattamente. La manifestazione per i festeggiamenti della Pasqua islamica che si è svolta al Centro Sportivo Re Cecconi divide il mondo politico nervianese.

Per il sindaco Daniela Colombo tutto si è svolto nella regolarità, per l'ex sindaco Massimo Cozzi non esattamente. La manifestazione per i festeggiamenti della Pasqua islamica che si è svolta al Centro Sportivo Re Cecconi divide il mondo politico nervianese. L'ex primo cittadino e ora consigliere della Lega Salvini Lombardia ha richiesto chiarimenti attraverso un'interrogazione: "nella mattinata di domenica 16 giugno - scrive - ci risulta sia stato autorizzato l'utilizzo del centro sportivo Luciano Re Cecconi per i festeggiamenti della Pasqua islamica , a seguito della richiesta dell'associazione culturale di Nerviano, tale richiesta è stata fatta rientrare dalle associazioni nell'ambito delle proprie attività culturali, l'ufficio istruzione-sport ha richiamato l'articolo 16 sull'utilizzo degl iimpianti da parte di terzi, e nella stessa convinzione si cita espressamente che la capienza consentita dall'impianto sportivo non può superare le 99 persone , come da indicazioni del Comando Unico di Polizia Locale". Cozzi sostiene che , da alcune segnalazioni ricevute, sia stata rilevata almeno in alcuni momenti una presenza superiore al numero consentito. Da qui la sua richiesta di sapere se, nell'autorizzazione concessa all'associazione organizzatrice, fosse presente il vincolo di 99 persone e se sia stato rispettato. Immediata la replica di Colombo: "I richiedenti dello spazio presso il Centro sportivo - ha scritto in una nota- consapevoli del limite di 99 persone, hanno presentato l'istanza indicando una previsione di circa 80 presenze in ragione dell'articolo 16, i festeggiamenti si sono svolti senza necessità di segnalazione certificata di inizio attività". Cozzi sollevava anche la questione se l'evento organizzato potesse essere considerato come "culturale". Anche in questo caso la risposta di Colombo non si è fatta attendere: "definire l'Eid al Adha o festa del sacrificio o pasqua islamica come evento culturale è riduttivo in quanto è effettivamente una delle festività più importanti dell'Islam con profondi significati religiosi e culturali per milioni di persone in tutto il mondo, uin po' come chiamare il Natale una festa invernale o Ferragosto una "riunione di mezza estate".

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