Maxi sequestro di cosmetici

Ennesima operazione messa in campo dalla Guardia di Finanza di Legnano, per contrastare e reprimere il fenomeno della contraffazione dei prodotti.

Nel corso dei controlli finalizzati alla repressione del fenomeno della contraffazione e sicurezza dei prodotti, effettuati presso il mercato comunale di Legnano, i militari hanno notato, esposti sui banchi di un ambulante cinese, una serie di prodotti cosmetici, tra cui smalti, matite per occhi, fard, ombretti, lucidalabbra e rossetti di ogni forma e colore, sprovvisti di tutte le indicazioni imposte dalla legge e necessarie per poterne permettere la regolare commercializzazione. Da qui, è stata ricostruita, in brevissimo tempo, tutta la filiera distributiva, facendo scattare un’operazione più a largo raggio che ha interessato dapprima la zona del cd. “quadrilatero cinese” sita in Milano e, successivamente, un deposito ubicato nella zona di Cormano. Infatti, grazie ad alcuni frammentari documenti fiscali, acquisiti durante le attività, le Fiamme Gialle legnanesi sono risalite al grossista in Milano che, oltre al punto vendita, gestiva anche il magazzino alla periferia di Cormano. Nel deposito i finanzieri hanno trovato numerosi colli, appena giunti dalla Cina, per la maggior parte ancora sigillati, pieni di prodotti cosmetici analoghi a quelli esposti dall’ambulante a Legnano. Tutti i prodotti di bellezza sono stati sequestrati poiché privi di qualsiasi etichettatura o indicazione in lingua italiana, relativi alla composizione dei singoli prodotti nonché alla loro origine. La materia è regolata sia dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) che dalle disposizioni specifiche sulla disciplina dei cosmetici (L.713/86). L’operazione si è conclusa con il deferimento di due persone alle competenti Autorità Amministrative, per la detenzione e vendita illecita dei prodotti cosmetici. Le indagini sono tuttora in corso per comprendere il canale e le modalità d’ingresso della merce in Italia nonché per espletare ulteriori accertamenti volti ad appurare il grado di pericolosità di questi cosmetici che, comunque, non avrebbero mai potuto circolare sul territorio nazionale.