Verso una farmacia di prossimità sempre più gestita da strutture private, complice la carenza drammatica di medici di base e l’incapacità del pubblico di gestire le nuove richieste.
Non solo farmaci, ma una gamma sempre più vasta di servizi sanitari: dalle vaccinazioni previste dal piano nazionale per gli over 12, ai vaccini per influenza e Covid già disponibili, fino ai tamponi diagnostici salivari e orofaringei, compresi i test per individuare la terapia antibiotica più adatta per chi soffre di patologie respiratorie. E ancora, servizi di telemedicina come elettrocardiogrammi e holter pressorio e cardiaco, oltre alla possibilità di scegliere il proprio medico di famiglia o il pediatra senza dover fare la fila all'ASL. Questa è la nuova direzione delle "farmacie dei servizi" che, durante la pandemia, hanno già vissuto un'incredibile accelerazione, trasformando profondamente le vecchie farmacie (basti pensare al boom di tamponi e vaccini anti-Covid). Ora, con le nuove norme contenute nel disegno di legge sulle semplificazioni, atteso in Consiglio dei Ministri già all’inizio della prossima settimana, tra lunedì e martedì, alla presenza della premier Giorgia Meloni, queste farmacie raggiungeranno una vera e propria consacrazione. Le farmacie dei servizi, oltre ad ampliare le prestazioni già offerte – dagli esami come glicemia e colesterolo al controllo della pressione – potranno estendere i propri spazi fisici con insegne dedicate accanto alla tradizionale croce verde. La bozza di Ddl sulle semplificazioni prevede infatti che per erogare i servizi sanitari, "i soggetti titolari di farmacia possono utilizzare locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia", con la condizione che in questi spazi sia "vietato il ritiro delle prescrizioni mediche e qualsiasi dispensazione o vendita di farmaci o di altri prodotti". Si va verso, quindi, ad una farmacia di prossimità sempre più gestita da strutture private, complice la carenza drammatica di medici di base e l’incapacità del pubblico di gestire le nuove richieste e aspettative della popolazione. Questa, purtroppo, non è una vera soluzione, ma sicuramente offre una possibilità per snellire diverse procedure e pratiche che normalmente vengono ora caricate sugli ospedali maggiori.