Un'iniziativa congiunta tra fondi regionali e nazionali che punta a rinforzare l'azione delle 27 reti territoriali che si occupano della tutela delle donne vittime di violenza. "Una priorità di civiltà" dice l'assessore.
La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha approvato le modalità di utilizzo e i criteri di riparto per il contrasto alla violenza di genere. Si tratta di risorse nazionali pari a 10.741.887 euro alle quali si aggiungono 3.300.000 euro di cofinanziamento regionale.
"L'impegno della nostra Regione per la prevenzione e la presa in carico delle donne vittime di violenza si rinnova oggi con la ripartizione delle risorse alle nostre 27 reti territoriali. Contrastare la violenza di genere - ha dichiarato l'assessore - è una priorità di civiltà, così come una priorità del mandato sancita dal Programma regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS) di questa legislatura".
Le risorse ripartite oggi sono da destinare all'integrazione della programmazione del biennio 2024/2025 finalizzata al sostegno dei Centri antiviolenza e delle Case Rifugio e alla attuazione di interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.
"Oggi - chiarisce la responsabile alla Famiglia - abbiamo anche approvato il primo elenco degli iscritti all'albo dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio. Grazie a ciò, abbiamo definito i requisiti e le procedure di iscrizione, nonché le modalità di gestione dell'albo stesso. L'introduzione di un albo apposito si inserisce nell'ottica di rafforzamento di reti e di organismi di parità che operano a livello territoriale". Una scelta che consentirà un miglioramento della qualità degli interventi per meglio calibrare la formazione degli operatori e per mettere al centro di ogni azione la donna e i minori.